Biblioteca civica Gambalunga

Una delle più antiche ed importanti biblioteche pubbliche d'Italia ospitata nel Seicentesco Palazzo Gambalunga

Storia
La Biblioteca civica di Rimini, una delle più antiche ed importanti biblioteche pubbliche italiane, nasce nel 1619. Ha sede nel palazzo fatto costruire all'inizio del Seicento da Alessandro Gambalunga. Il suo nucleo originario è costituito dalla biblioteca di Gambalunga, da questi donata nel 1617 al Comune di Rimini per uso pubblico mediante lascito testamentario. Dapprima situata nelle sale a piano terra, dove attualmente si trova la Cineteca comunale, all'inizio degli anni Settanta del secolo scorso fu trasferita al primo piano, un tempo abitazione del fondatore e dei suoi eredi. 

Nel 1610 pose la prima pietra del palazzo di famiglia, che sarà terminato nel 1614 e che gli costerà settantamila scudi, mentre la biblioteca, che per consistenza e pregio non ha precedenti locali comparabili, oltre che a soddisfare gli interessi di un uomo colto e intellettualmente curioso, sembra finalizzata ad un uso collettivo della biblioteca: ai testi di diritto - specializzazione disciplinare, se non professionale, del Gambalunga - si affiancano infatti i classici greci e latini (con una particolare predilezione per Cicerone), i buoni autori italiani da Dante al Tasso, gli storici antichi e moderni, le relazioni dei viaggiatori, i trattati di grammatica, poetica e retorica, i manuali di teologia e devozione, gli scritti scientifici, soprattutto di medicina e astronomia.
Alessandro Gambalunga morirà il 12 agosto del 1619. L'ultimo pensiero, l'estrema apprensione di Alessandro Gambalunga era stata per la biblioteca, alla cui sorte legava verosimilmente la perpetuazione di un «cognome, o casata» che, ascesa verticalmente nel giro di un paio di generazioni, rischiava, per mancanza di eredi diretti, di estinguersi altrettanto in fretta.
In forza del testamento, nella seconda metà dell'Ottocento il Comune di Rimini erediterà anche il superbo palazzo del Gambalunga.
Nel 1620, l'inventario della biblioteca registrava 1438 volumi e circa 2000 opere e il manoscritto, le ‘Metamorfosi’ di Ovidio

Oggi il ricco patrimonio bibliografico, iconografico e documentario della biblioteca è costituito da 293879 libri, di cui 60.000 antichi, 384 incunaboli, 5000 cinquecentine, 16.605 libri e audiovisivi della Cineteca, 7.144 incisioni e disegni, oltre un milione di immagini fotografiche su diversi supporti, nonché svariate raccolte e fondi documentari, rappresentando così il più importante deposito del patrimonio culturale della comunità. L'archivio fotografico, costituito nel 1974 come sezione speciale della Biblioteca, offre alla consultazione pubblica le memorie pubbliche e private della città sotto forma di documenti iconografici.
I fondi antichi a stampa sono perlopiù collocati nelle quattro sale antiche, le prime tre allestite nella prima metà del Seicento dal bibliotecario Moretti con severe scansie di noce, la quarta a metà del Settecento con scansie in elegante stile veneziano disegnate dal pittore Giovan Battista Costa. Qui si possono ammirare le caratteristiche legature gambalunghiane, adottate dallo stesso Gambalunga e riprese per sua disposizione dai successivi bibliotecari fino alla metà circa del Settecento. In pergamena bianca o tinta di verde, in vitello marrone o in marocchino rosso, sono decorate con filetti impressi in oro e a secco e portano al centro dei piatti l'arma (una gamba nuda tagliata da una banda obliqua, su cui brillano una stella cometa e una falce di luna) e il nome del fondatore.
La Biblioteca Civica Gambalunga, è stata inserita fra le più belle biblioteche nel mondo, nel volume della casa editrice Taschen, con le fotografie di Massimo Listri: The world's best beautiful libraries, 2018.

Nel 2019, in occasione dei 400 anni dalla fondazione alla Biblioteca si è aggiunta la donazione del semiologo Paolo Fabbri, di un fondo di libri antichi appartenuti alla madre Tina Mirti, un gesto che si inserisce nel solco della tradizione dell’istituzione fondata nel 1619. I testi sono una cinquantina, tra cui opere filosofiche come La ricerca della verità di Malebranche, testi classici di Cicerone, Seneca, Tacito, Teofrasto, testi in versi, tra cui un bellissimo Orlando Furioso, e religiosi (Sant’Agostino, manuali di devozione). Ma anche trattati settecenteschi sulla canalizzazione dei fiumi o la costruzione di strumenti matematici e persino un Essai sur l’histoire naturelle due Polype insecte: un piccolo libro corredato da disegni scientifici, un esempio dell’accuratezza scientifica del Settecento, il secolo dei Lumi. 

APPROFONDISCI

Servizi offerti:
-servizio di prestito
-servizio di prestito interbibliotecario e fornitura di documenti
-consultazione in sede di libri, quotidiani e periodici
-ricerche bibliografiche su supporti tradizionali cartacei, banche dati on-line, risorse presenti in internet
-servizio internet a pagamento
-foto riproduzione
-consultazione e digitalizzazione di microfilm
-consultazione della Gazzetta Ufficiale
-sala riservata, con 25 posti, per la consultazione di codici antichi e manoscritti vari
-Aderisce al Polo Bibliotecario di Romagna
http://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/Opac?action=navigate&subaction=refresh

Mediateca:
sala multimediale con banche dati e risorse on-line, CD-ROM in rete locale, assistenza alla ricerca, consulenza bibliografica e servizio informazioni.

Modalità di richiesta del servizio
-la Biblioteca è aperta a tutti
-è necessario tesserino d'iscrizione o documento d'identità
-per il servizio di prestito occorre aver compiuto 15 anni (per i più piccoli è disponibile la sezione Ragazzi) ed essere residenti nella Provincia di Rimini o Forlì-Cesena o essere iscritti all'Università di Rimini
Agli iscritti viene rilasciata una password per prenotare libri anche su internet
La Biblioteca porta in rete i propri tesori: cataloghi storici, stampe, fotografie... consulta il sito di riferimento

Ogni ultimo sabato del mese, la Biblioteca Gambalunga offre l'opportunità di visitare gratuitamente le Sale Antiche nel seicentesco palazzo Gambalunga, ove è possibile ammirare i volumi più prestigiosi e i preziosi arredi e scoprire tesori di raffinata eleganza e curiosità di interesse storico culturale.
Per le visite guidate è richiesta la prenotazione telefonando al numero 0541 704486 a partire dal giorno 15 di ogni mese fino ad esaurimento posti.
Si possono richiedere visite guidate gratuite per gruppi, previo appuntamento, scrivendo una mail all'indirizzo fondi.antichi@comune.rimini.it.
L'ingresso è limitato a 10 persone alla volta.

Possibilità di visite guidate a pagamento, in collaborazione con i Musei Comunali di Rimini, per scolaresche (Museo per la scuola) e gruppi organizzati, con un'introduzione sulla figura di Alessandro Gambalunga, visita al palazzo Gambalunga e alle sale antiche.
La prenotazione, obbligatoria, dovrà essere effettuata con almeno una settimana di anticipo, telefonando allo 0541/704421 - 704426.
Informazioni orari www.bibliotecagambalunga.it