esempio di architettura moderna di fine anni '50
Il grattacielo di Rimini è l’oggetto architettonico più in 'vista' della città. Figlio della ricostruzione e del boom economico degli anni Sessanta, con i suoi 100 metri di altezza, 27 piani e 180 appartamenti, riflette la modernità come un segno distintivo per una città destinata a richiamare milioni di turisti da tutto il mondo. Fu costruito in appena due anni: nell' ottobre 1957 si gettano le fondamenta per inaugurarlo nell'ottobre 1959, mentre a Roma Federico Fellini girava La dolce vita, "Il grattacielo è ormai al tetto", documentava, in una fotonotizia, la testata locale La Provincia di Rimini.
Nel corso dei decenni ha seguito l'andamento di una città in rapida trasformazione mantenendo la posizione centrale tra l' area costiera e il centro storico, in prossimità della stazione ferroviaria.
In occasione del suo 50° anniversario (3 ottobre 2010), sono state promosse una serie di iniziative per celebrare l'edificio e nel 2015 inizia il progetto cinematografico dedicato al Grattacielo. Il regista Marco Bertozzi intitola il film 'The Community' che vuole essere un incrocio di sguardi su una città in verticale che si staglia nello skyline adriatico, tra gli altri luoghi storici cittadini (dal Ponte di Tiberio all’Arco d’Augusto, dal Tempio Malatestiano ai siti felliniani, come il Grand Hotel e il Cinema Fulgor). Nel film The Community finanziato anche attraverso una operazione di crowdfunding, è tracciata la storia cittadina segnata dalla distruzione dei bombardamenti del periodo bellico, fino allo sviluppo della metropoli balneare, intrecciata con le storie di una comunità multietnica e multiculturale come è l'insieme degli abitanti del grattacielo di Rimini.
Per il contesto storico esistono materiali d’archivio, i film del fotografo Minghini (del quotidiano “Il Resto del Carlino”), quelli della Unitelefilm, documentari e film di famiglia, la cui disponibilità è resa possibile da un accordo con la Cineteca e la Biblioteca Gambalunga di Rimini.