Chi non conosce la piada romagnola? E' la più classica delle specialità gastronomiche presente in riva al mare come in collina.
Lo schietto pane, intriso sul tagliere e cotto sulla "tegghia" è col tempo diventato, oltre che il pane (...) nazionale dei Romagnoli - come ricorda il poeta Giovanni Pascoli, l’emblema stesso della Romagna, la sua bandiera. Piada, piadina, pie, pjida, pièda, pji, pida, pie': dal romagnolo pie', pie's ([rassodarsi] con riferimento all’assodarsi della piada durante la cottura) sono diversi i nomi con cui viene chiamata questa focaccia cotta sulla lastra di terra refrattaria, chiamata testo (dal latino testa, coccio) e svariati sono anche i modi di preparazione.
Fragrante e genuina, questa specialita' riscuote un apprezzamento universale ed è in grado di sedurre non solo i palati di tutta Italia ma di buona parte degli stranieri che vengono a visitare questa regione.
Il segreto di tanto successo risiede senza dubbio nella sua semplicità fatta di farina, acqua e sale.
Se nel Riminese le cosiddette arzdore (le massaie) sono abituate a tirarla sottilissima, nel Forlivese e nel Ravennate fino a raggiungere l’area bolognese viene lasciata di spessore più grosso.
I cosiddetti puristi o comunque coloro che preferiscono assaporare il gusto com'era in origine, la scelgono semplice e chi invece la vuole più elaborata, aggiungendo lievito, latte, una punta di miele, dell'olio d'oliva o del bicarbonato nell’impasto, ne otterrà una altrettanto interessante e stuzzicante alternativa.
I chioschi e le botteghe o piadinoteche riminesi sono soprattutto per il viaggiatore affamato e di passaggio, ma per chi cerca un ambiente dove sedersi e gustare una piada di qualità, vale la pena fermarsi nei ristoranti tipici, dove la piada non manca mai, o in alcuni luoghi culto di questa particolare focaccia.
La piada ha ottenuto l’I.G.P. Indicazione Geografica Protetta - Regolamento (CE) n. 510/2006 che all’articolo 2 del disciplinare di produzione recita: “La ‘Piada Romagnola’ è un prodotto tipico locale a base di farina di grano tenero tipo "00" o tipo "0" con aggiunta di acqua, grassi, sale, ed alcuni ingredienti opzionali. Si prepara mescolando i suddetti ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo…”
Oggi la piada è definitivamente prodotto igp per l’Europa e d’ora in poi si potrà chiamare Piadina Romagnola/Piada Romagnola, anche nella variante alla Riminese, solo quella prodotta e confezionata esclusivamente nel suo luogo di origine, la Romagna, e solo i produttori che la producono secondo il disciplinare approvato possono commercializzarla. Info: www.consorziopiadinaromagnola.it
Per scoprire la storia e i segreti della Piada Romagnola, da non perdere una visita immersiva al Museo della Piadina