Palasport Flaminio

Struttura per calcetto, pallavolo, pallamano, pallacanestro, pattinaggio, ballo, arti marziali

Campi con fondo parquet:
- calcio a 5 (calcetto) e pallamano (40x20)
- pallacanestro e minibasket (28x15)
- volley ball (18x9)
- pattinaggio (40x20)
- arti marziali (40x20)
- ballo (40x20)

Servizi disponibili: tabellone segnapunti, spogliatoi, infermeria e defibrillatore

 

Nonostante il progetto relativo alla sua costruzione fosse datato 1962, il palazzetto dello Sport 'Flaminio' fu realizzato in due fasi nel decennio successivo: la prima parte fu completata nel 1972 e comprendeva la piscina e la palestra per la ginnastica. Con un secondo lotto fu realizzata la sala principale destinata della pallacanestro, che fu ufficialmente inaugurata il 25 settembre 1977. 

A quasi 40 anni dalla realizzazione del palazzetto nasce Flaminio History: un’area museale per ricordare i grandi eventi e personaggi dello sport riminese.
Un luogo per ricordare le più importanti pagine sportive della storia riminese, un percorso espositivo e museale di materiale fotografico d’epoca che ripercorre i personaggi, le partite e gli eventi che hanno animato il Palazzetto dello Sport dal 1977 ad oggi. 

Il percorso espositivo è diviso in sezioni: una dedicata alla realizzazione dell’impianto sportivo a inizio anni Settanta; un’altra dedicata agli atleti riminesi che hanno conquistato una medaglia ai giochi olimpici, e ancora una sezione dedicata alle diverse discipline che hanno segnato la storia sportiva riminese (pallacanestro, boxe, pallamano, calcio a 5 e altri sport). Un particolare omaggio è stato riservato a quei personaggi che con i loro risultati si sono ritagliati uno spazio particolare e la cui immagine è impressa in 16 stendardi posizionati all’interno della palestra centrale. 

Il progetto Flaminio History è stato un vero “lavoro di squadra”, grazie alla collaborazione di un gruppo di lavoro composto dai giornalisti Alberto Crescentini, Alessandro Giuliani, Carlo Ravegnani e Nicola Strazzacapa e dall’avvocato Moreno Maresi, che ha aiutato lo staff dell’assessorato allo Sport del Comune nella ricerca storica e nella stesura dei testi. Il contributo fotografico è per la maggior parte della biblioteca Gambalunga, attingendo scatti preziosi dagli archivi Raggi e Minghini, ma sono tante anche le foto donate dagli stessi atleti; altre immagini sono opera dei fotografi Gallusi, Gallini, Brandi, Morolli.