Verucchio

La culla dei Malatesta a 17 Km da Rimini

La città è Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Affascinante per la collocazione sulle prime alture rocciose a breve distanza dal mare che da qui si ammira con pienezza e per le sue architetture che vi svettano, visibili fin dalla pianura, attraendo lo sguardo e rapendo l’attenzione. Verucchio starebbe infatti a significare 'Vero Occhio' della Romagna per la sua particolare posizione strategica.

La Valmarecchia, già 3000 anni fa fu insediamento villanoviano, di cui ne rimane importantissima testimonianza nelMuseo Civico Archeologicoricavato dall'antico convento di Sant'Agostino. (Per info e prenotazioni: tel. 0541 670280 archeologicoverucchio@atlantide.net
Tra il IX e il VII sec. a.C.  Verucchio ospitò infatti la civiltà Villanoviana-Verucchiese, dal nome dei suoi abitanti, i Villanoviani, antesignani degli Etruschi.
Ripetuti scavi archeologici, anche recenti, hanno scoperto numerose necropoli e insediamenti, e hanno riportato alla luce reperti straordinari, rarissimi, di una preziosità incomparabile. Si tratta di gioielli di oro e ambra, oggetti d’arredo, armi e strumenti che sono raccolti nel Museo, che proprio per ciò che custodisce, ha assunto  un rilievo internazionale.

Intorno all'anno 1000 il nome del paese si lega a quello dei Malatesta e, nella ancora possente Rocca, che i Malatesta edificarono, diedero avvio alla loro prestigiosa storia basata su fortunose fruttuose conquiste e apparentamenti. (da non perdere una visita alla Rocca. Info e prenotazioni: tel. 0541 670280 roccaverucchio@atlantide.net
Qui visse quel Mastin Vecchio, il centenario Malatesta considerato uno dei capostipiti della famiglia, citato da Dante nella Commedia. Per questo per tradizione Verucchio viene definita “Culla dei Malatesta”, testimonianza del legame privilegiato della Signoria con questo castello di cui è stata proprietaria per oltre trecento anni a partire dal 1100, in contenzioso con Pennabilli che, come si è detto nelle pagine introduttive, si onora anch’essa di aver dato i natali alla famiglia.

È probabile che Verucchio abbia rappresentato una tappa di avvicinamento a Rimini per questa famiglia sempre più potente e sempre più ricca. Il loro dominio ha permesso il consolidamento delle strutture difensive, lo sviluppo di quelle abitative, ampliando il borgo che si è arricchito di edifici sacri e opere civili. L’impianto medievale, che la passeggiata nel centro storico mette in risalto, conferma quanta parte abbiano avuto i suoi Signori alla crescita di questo luogo che, anche nei secoli successivi, ha goduto di sviluppo e prosperità, oggi fondamento della sua vocazione culturale e turistica.
 

 

Dintorni:
A Villa Verucchio molto suggestivo il Convento dei Frati Minori Francescani (tel. 0541/6784179) con il cipresso secolare che la tradizione vuole piantato da San Francesco.

A Villa Verucchio ha sede il Rimini Verucchio Golf Club (0541/678122) e, immersi nel superbo green, si può alzare lo sguardo sulle ardite rocche della Valmarecchia.

Torriana, a pochi chilometri da Verucchio, fu denominata nell'antichità "Scorticata" per l'asperità dello spuntone di roccia, quasi del tutto privo di vegetazione, su cui è costruita la Rocca.
Incantevole la vista che si ha sulla costa e che è valso al paese l'appellativo di "balcone della Romagna".
Un altro castello perfettamente conservato e visitabile, quello di Montebello, si erge a poca distanza, continuando la serie di fortificazioni che i Malatesta potenziarono durante il loro dominio.