La Galleria dell’Immagine propone la mostra “Aprirsi un varco”, una retrospettiva dedicata all’artista riminese Luca Scarpellini, recentemente scomparso.
In esposizione le sue opere prodotte nel periodo che va dagli anni ottanta (anni in cui l’artista iniziò la sua ricerca) agli anni novanta, periodo quest’ultimo in cui il lavoro di Luca Scarpellini maturò: opere in geso, resine e oggetti.
La ricerca dell'artista nasce tra gli studi artistici (liceo e accademia) e la bottega artigiana del padre. È in questa bottega che Luca trova i materiali della sua pittura: resine, plastiche, oggetti di recupero... che va a depositare sulla “tela” fissandoli con scagliola e colle dei generi più disparati. Dal bianco della scagliola emergono materiali e colori, come in una nebbia magica. Sono opere quelle di Luca che si lasciano guardare senza mai stancare lo sguardo. Oggetti, trame e colori in perfetto equilibrio compositivo. Una particolare attenzione dedicata all’utilizzo del colore. A causa di un disturbo alla vista, il pittore aveva una percezione del cromatismo imprecisa. Malgrado questo riusciva, dosando i suoi materiali a creare delle composizioni in grado di soddisfare sia il suo sia il nostro sguardo.
Durante gli anni di Accademia di Belle Arti (Ravenna e Bologna metà anni ottanta) Luca Scarpellini ha collaborato con il Centro Giovani Arti Visive del Comune di Rimini organizzando cicli di esposizioni dedicate a giovani artisti e conferenze dedicate allo studio dell’arte contemporanea. Luca Scarpellini è stato anche l’ideatore e proprietario de “L’Age d’Or” una libreria e galleria d’arte nel centro di Rimini.
L'inaugurazione della mostra ha luogo venerdì 25 marzo ore 18.
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