Festival del Mondo Antico: UAO per Tiberio 2000

Appuntamenti formativi per le scuole e tavola rotonda

15, 21, 27, 30 aprile e 5 maggio 2021
vedi programma
Congressi, Convegni, Conferenze e Seminari

Nell'ambito di Tiberio 2000 e in collaborazione con il Festival del Mondo Antico, il Laboratorio Aperto Rimini Tiberio attraverso il progetto UAO propongono quattro appuntamenti formativi per le scuole e una tavola rotonda finalizzati alla realizzazione di percorsi educativi, ludici e museali per bambini e bambine dedicati alle riflessioni intorno al ponte.
Tre artisti internazionali, Giulia Sagramola, Luca Boscardin e Isadora/Flatopolis proporranno attività e approfondimenti sul tema della relazione architettura-città, lavorando sulla fotografia d’archivio e personale, sul disegno urbano, sulla carta e i materiali. Archipicchia da Napoli racconterà come parlare di architettura attraverso il corpo e la danza. E infine SOU da Favara, in un incontro aperto, presenterà la prima scuola di Architettura italiana e il loro progetto di recupero degli spazi urbani insieme ai bambini.
La proposta si confeziona in un pamphlet contenente: 60 secondi di videopresentazione a cura degli artisti, un micro-progetto introduttivo liberamente scaricabile in pdf, link per seguire gli incontri online (su prenotazione per email). Il pacchetto fornito consente agli insegnanti di svolgere i progetti in autonomia coi propri alunni.
Info e prenotazioni: laboratorioapertoriminitiberiogmail.com
Programma completo

Informazioni

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Programma

Si parte il 15 aprile (ore 17) con Giulia Sagramola, illustratrice e autrice di fumetti e libri per bambini, che accompagnerà gli insegnanti nella scoperta di possibili interpretazioni visive delle foto d’epoca del ponte da sperimentare prima da sé e riproporre poi in classe.  Il lavoro di Giulia sul Ponte di Tiberio è stato pensato giocando su passato, presente e immaginazione. Le fotografie del Ponte conservate presso l’Archivio Fotografico della Biblioteca Gambalunga raccontano non un’unica storia, ma migliaia, come gli occhi, i piedi, le mani che su quel ponte hanno camminato, corso, giocato e che lo stanno facendo o lo faranno in futuro. Questa dimensione del ponte nel tempo ma anche la sua dimensione extra temporale saranno al centro del laboratorio, che si incentrerà sull’intervento artistico sulle fotografie per trasformarle in luoghi altri. Un modus operandi che può essere utile per parlare di tutti i monumenti della città ma anche della sfera emotiva e famigliare e della memoria del singolo e della collettività.  

Il secondo appuntamento (21 aprile, ore 17) è con Luca Boscardin, toy designer, grafico e illustratore che lavora sulla città e sulla sua rappresentazione. La riproduzione della tridimensionalità e la reinterpretazione di strade, monumenti e del loro intrico immaginifico saranno al centro di un laboratorio in cui lo sguardo ampio e la curiosità saranno il fulcro della ricerca. Lo sviluppo del linguaggio artistico e della comunicazione attraverso la realizzazione di architetture reali e immaginarie implicano una attenzione e un costante “camminare” tra diversi medium e voci per farle nostre, accoglierle, studiarle.  

Il 27 aprile (ore 17) sarà Isadora Bucciarelli, alias Flatopolis, scenografa al Teatro alla Scala prima di decidere di trasferirsi a Parigi, ora dedita alle illustrazioni tridimensionali e ai paper toys, i giochi di carta da costruire che si trovavano un tempo nei giornalini per ragazzi e nelle confezioni di merendine, rivisitati in chiave moderna. L’approccio di Isadora è quello di un architetto della fantasia, in cui i confini tra ciò che è e ciò che potrebbe essere si fondono. Tutto emerge da una forma piatta, bidimensionale, dal disegno, letteralmente. Si passa dalle due alle tre dimensioni, e si arricchisce tutto con elementi sorprendenti, per imparare a progettare seguendo delle regole e poi giocare in assoluta libertà. 

Il 30 aprile (ore 18.30) si terrà la tavola rotonda di Sou - School of Architecture For Children, una scuola d’architettura per bambini nata a Favara e fondata da Farm Cultural Park che proporrà una riflessione ampia sull’impatto dell’architettura sulla qualità della vita e sulla cultura e il turismo. Obiettivo principale della scuola -e dell’incontro- è quello di partire dai bimbi per formare cittadini migliori, educati alla bellezza e al rispetto del territorio. 

A chiudere questa prima parte formativa di celebrazioni sarà, il 5 maggio (ore 16.30)Archipicchia, Architettura per Bambini, un’associazione Culturale che ha come obiettivo il coinvolgimento dei bambini nello studio dell’architettura e nella progettazione urbana partecipata. Archipicchia parte dall’assunto che l’architettura e il suo spazio possano essere lette solo attraverso il nostro corpo: una ricerca-azione che indaga la relazione tra il movimento e l’esperienza corporea, tra l’architettura e la danza, sperimentandole nella dimensione pedagogico-laboratoriale con i bambini.