La nuova danza in scena al Teatro degli Atti

Pubblicato il: 4 Aprile 2016

Tre modi diversi di interpretare la danza contemporanea, tre approcci ad un’arte che prende stimoli dai grandi maestri, dal vivere quotidiano, dai travagli interiori e che li trasforma in movimento e in armonia. Ad aprile il Teatro degli Atti di Rimini torna ad essere la casa della danza ospitando sul palcoscenico alcuni grandi performer e coreografi del panorama italiano.

Tracce D nuova danza, ormai tradizionale rassegna inserita nel cartellone della stagione del Teatro Novelli e del Teatro degli Atti, si aprirà mercoledì 6 aprile con uno dei più affermati protagonisti della scena contemporanea, Virgilio Sieni con il suo “SONATE BACH di fronte al dolore degli altri”, undici coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura. Si prosegue venerdì 8 aprile con un altro artista che ha lasciato un segno forte nel panorama  contemporaneo, ovvero Roberto Castello, che presenta un affascinante affresco umano dall’enigmatico titolo In Girum Imus Nocte (Et Consumimur Igni) - (Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco). Si chiude sabato 16 aprile con uno sguardo femminile, quello di Paola Bianchi, che firma l’ideazione, la coreografia e i testi di Zero,  una visione sui corpi del teatro di Tadeusz Kantor.

E all’opera teatrale di Kantor è dedicato l’incontro pubblico curato dal collettivo c_a_p in programma venerdì 15 aprile sempre al Teatro degli Atti (ore 18) dal titolo Paraggi Kantoriani.  Pittore, scenografo, teorico, creatore di happening, regista teatrale, costruttore di incredibili macchine teatrali, Tadeusz Kantor è quello che si può definire un artista totale. Con lo spettacolo 'La classe morta' del 1975, visto in Italia a partire dal 1978, Kantor viene riconosciuto a livello mondiale quale innovatore del teatro del secondo novecento. Pensato come un dialogo a tre, l’incontro prevede l’analisi dei punti salienti della sua opera teatrale attraverso un confronto tra Silvia Parlagreco, una delle maggiori studiose italiane di Kantor, Laura Gemini, docente di forme e linguaggi del teatro e dello spettacolo presso l’Università di Urbino Carlo Bo, e Paola Bianchi, che da Kantor ha preso ispirazione per il suo spettacolo Zero.

 

PROGRAMMA

mercoledì 6 aprile, ore 21 
SONATE BACH di fronte al dolore degli altri
Compagnia Virgilio Sieni
coreografia e regia Virgilio Sieni
musica J.S. Bach Tre Sonate per violoncello e pianoforte (BWV 1027, 1028, 1029)
con Ramona Caia, Giulia Mureddu, Jari Boldrini, Nicola Cisternino
produzione Comune di Siena - Assessorato alla Cultura, Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura, Compagnia Virgilio Sieni
in collaborazione con Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza, CANGO - Cantieri Goldonetta Firenze

Sulla musica di Bach e le sue Tre Sonate per violoncello e pianoforte, Virgilio Sieni evoca e trasforma undici tragedie umane dei nostri giorni travagliati: dall’insanguinata resistenza di Jenin in Palestina del 2002, alla strage del mercato di Sarajevo del ‘94; dall’attentato kamikaze a una discoteca di Tel Aviv del 2001, all’assedio omicida della scuola di Beslan di tre anni dopo, e ancora Kigali in Rwanda, Srebrenica, Baghdad, Istanbul, Gaza, Bentalha, Kabul. Tragedie che più di altre scuotono l’anima, perché colpiscono gli indifesi e gli innocenti e che Sieni rievoca attraverso alcune celebri immagini fotografiche. Fotografie di corpi che si diluiscono attraversando la dinamica e la figura, cercando un approccio irrisolvibile all’orrore. L’attenzione, attraverso le performance dei quattro straordinari danzatori (Ramona Caia, Giulia Mureddu, Jari Boldrini, Nicola Cisternino) torna alla questione del corpo, al suo significato, alla sua complessità e attualità. La sola risposta che si offre è ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del ‘300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme l’umano e il sacro, il singolare e l’universale.

Protagonista della scena contemporanea italiana a partire dai primi anni ’80, il fiorentino Virgilio Sieni è oggi coreografo e danzatore conosciuto a livello internazionale. Si è formato alla danza classica e contemporanea ad Amsterdam, New York e Tokyo, ma il suo percorso comprende anche studi di arti visive, architettura e arti marziali. Nell’83 ha fondato la Compagnia Parco Butterfly, che nel 1992 diventa Compagnia Virgilio Sieni. Come coreografo ospite ha creato balletti per i principali Enti Lirici e istituzioni teatrali italiane. Per la creazione dei suoi lavori Sieni si è spesso avvalso della collaborazioni di artisti visivi, musicisti e compositori di fama come Alexander Balanescu, Ennio Morricone, Steve Lacy, Francesco Giomi, Evan Parker, Stefano Scodanibbio. Insieme alla sua compagnia, Sieni affianca alla creazione di spettacoli un programma di ricerca, studio, diffusione del linguaggio coreografico contemporaneo articolato in progetti di residenza, produzione e formazione.

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venerdì 8 aprile, ore 21 
IN GIRUM IMUS NOCTE (ET CONSUMIMUR IGNI)
(Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco)
Roberto Castello
interpreti Mariano Nieddu/Valentina Sechi, Stefano Questorio/Alice Giuliani,
Giselda Ranieri/Elisa Capecchi, Irene Russolillo/Ilenia Romano
luci, musica, costumi Roberto Castello
produzione ALDES

In girum imus nocte et consumimur ingni (Andiamo in gi ro la not te e siamo consumati dal fuoco) è la nuova intensa coreografia di Roberto Castello e del suo gruppo Aldes. L’affascinante e misterioso palindromo latino è lo spunto per un affresco umano a cavallo fra cinema, danza e teatro. Illuminato dalla fredda luce di un video proiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, il nero profondo dei costumi rende diafani i personaggi e li proietta in un passato senza tempo abitato da un'umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, oltre lo sfinimento; mentre il ritmo martellante trasporta poco a poco in una dimensione ipnotica e a un'empatia quasi fisica con la fatica degli interpreti. “In girum imus nocte et consumimur igni”, frase che già fu scelta come titolo da Guy Debord per un film del 1978, va così oltre la sua possibile interpretazione di metafora del vivere come infinito consumarsi nei desideri, per diventare un'esperienza catartica della sua, anche comica, grottesca fatica.

Classe 1960, Roberto Castello è tra i coreografi che hanno fondato la danza contemporanea in Italia. Nei primi anni ‘80 danza a Venezia nel “Teatro e danza La Fenice di Carolyn Carlson”, dove realizza le sue prime coreografie. Nel 1984, è tra i fondatori di Sosta Palmizi, mentre nel 1993 fonda ALDES. Riceve svariati premi, tra cui il Premio UBU nel 1986 e nel 2003 (“Il Cortile”/“Il migliore dei mondi possibili”). Dal 1996 è curatore di varie manifestazioni e rassegne e, dal 2005, è docente di coreografia digitale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante la sua carriera, collabora, tra gli altri, con Peter Greenaway, Eugène Durif, Rai3 / Fabio Fazio e Roberto Saviano, Studio Azzurro.

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sabato 16 aprile, ore 21 
ZERO
Paola Bianchi
ideazione, testi, coreografia Paola Bianchi
consulenza artistica  Silvia Parlagreco
in scena  Paola Bianchi e Giuseppe Tordi
elaborazione suono  Paola Bianchi, Fabio Barovero
disegno luci  Paolo Pollo Rodighiero
grazie a  Ivan Fantini, Valerio Valoriani, Roberta Failla, Movimento Centrale, Istituzione teatro musica eventi _ Rimini
produzione FC@PIN.D’OC

Un omaggio ai corpi che hanno attraversato il teatro di Tadeusz Kantor quello che propone Paola Bianchi in Zero. Movimenti rotti in corpi disorientati, persi nello spazio scenico alla ricerca di un luogo a loro consono mai raggiunto. ZERO è costruito su una partitura sonora frutto del montaggio delle pause, dei respiri tra una parola e l’altra di Kantor – parole pesate, studiate, mai a caso – momenti di un niente carico di senso tratti dalle registrazioni provenienti dall’archivio sonoro della Cricoteka di Cracovia. Quei silenzi ricchi di peso diventano traccia drammaturgica, un non detto che si esprime solo con il corpo.  Un corpo fuori contesto, lontano da una storia, che rifugge un senso logico per rimettersi alla legge che nasce dal nostro stare uno di fronte all’altro - corpo dell’azione e corpo della visione che vivono uno stesso indiscutibile destino: la fine.

Danzatrice e coreografa indipendente, Paola Bianchi nel 1994 costituisce la compagnia AGAR, di cui firma tutte le coreografie. La ricerca sull’espressività del gesto, sulla potenza comunicativa dell’azione teatrale coreografata, la porta a collaborare con diversi musicisti, videoartisti, registi e gruppi teatrali. Con i suoi lavori partecipa ai festival internazionali più significativi per il teatro e la danza. Nell'intento di promuovere la diffusione della danza e del teatro contemporaneo Paola Bianchi ha curato negli anni la direzione artistica di alcune rassegne e festival e numerosi laboratori di ricerca. Nel 2009 costituisce il [collettivo] c_a_p insieme a Valentina Buldrini, Chiara Girolomini e Valentina Bianchi. Nel 2014 è stato pubblicato per la casa editrice Editoria & Spettacolo (collana Spaesamenti a cura di Paolo Ruffini) il suo volume “Corpo Politico _ distopia del gesto, utopia del movimento” curato da Silvia Bottiroli e Silvia Parlagreco.


Tutti gli spettacoli saranno seguiti da un incontro con i coreografi, a cura del collettivo c_a_p.

Inizio spettacoli ore 21. Biglietti € 10. Ridotto CultCard e allievi scuole di danza € 8

Teatro degli Atti
via Cairoli 42, Rimini
Info e prevendite: 0541.793811
www.teatroermetenovelli.it
www.facebook.com/teatronovelli