Martedì 27 agosto Guido Meda a <br> Moby Cult

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015
A chiudere il cartellone riminese di MobyCult sarà Guido Meda, che il 27 agosto presenterà “Il miglior tempo” (Rizzoli) in dialogo con Andrea Cicchetti, coordinatore del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di MotoGP, dopo il saluto di Gian Luca Brasini, Assessore allo Sport del Comune di Rimini.

Guido Meda, oggi telecronista Mediaset, nella sua carriera si è occupato di sci, ciclismo e motociclismo, ed è la nota voce del Motomondiale e l’anchorman di programmi sportivi di successo come Studio Sport. Ma “Il miglior tempo” non è un reportage sportivo o una ‘galleria’ dei campioni da lui incontrati negli anni, tra aneddoti, ritratti e dietro le quinte del paddock.
Anche se tra le pagine fanno capolino gli abbracci di Marco Simoncelli e un Valentino Rossi bambino, il primo romanzo di Meda è piuttosto un mémoir che ripercorre «le orme di un uomo che è cresciuto giocando con le automobili, si diverte a sfidare i limiti e da sempre cammina in bilico tra motori e donne (ma non tra donne & motori)», come da presentazione.
D’altra parte, nel DNA dell’autore «macchine, motociclette, aerei sono tradizione familiare, lavoro, hobby, addirittura mania, culto, autocoscienza.»
Così sono le mitiche quattro e due ruote della sua vita a dare tono e titolo ai diversi capitoli, a cominciare dalla “Gilda”, la Fiat 1100-103 Zagato della Mille Miglia del ’56 corsa dal padre dell’autore, che dopo quasi dodici ore si ritirò per sfinimento, tornando a casa per trovarci un bagno caldo e la cura affettuosa di sua madre. La Gilda, appunto. Viene tutto da lì, scrive Guido Meda.

Storia dopo storia, da quella di suo padre quindicenne che sottrae bombe a mano per i partigiani dalla Lancia Aprilia Cabriolet Fuoriserie di Osvaldo Valenti, alla digressione sull'incontro tra Coco Chanel e Ferdinand Porsche, da cui venne fuori il design del Maggiolino, l’autore riesce a contagiare la sua passione assoluta per i motori. Che è anche «la voglia tutta maschile di vivere con leggerezza. Di partire per una scorribanda sapendo di poter sempre tornare sotto un tetto sicuro», perché animato da una galleria di figure femminili sagge e pazienti - le nonne, la tata, la madre, la moglie, le figlie…

Insomma, in “Il miglior tempo”, come ha dichiarato Guido Meda in un’intervista su www.tgcom24.mediaset.it, «alla fine ho raccontato la storia di un uomo, per qualcuno sono io, è Guido, ma poi è solo un protagonista, un uomo che pur cercando di non crescere assume comunque una sua fisionomia, una sua spiritualità che comprende l’adulto, il responsabile, il marito, l’ “attento” a quello che davvero conta”.»


GUIDO MEDA
è nato a Milano nel 1966. Giornalista sportivo e conduttore televisivo, nella sua carriera si è occupato di sci, ciclismo e motociclismo. Ha iniziato nel 1985 scrivendo di sport e cronaca per il Giornale e collaborando con l'agenzia Ansa. Nel 1987/88 ha curato l'informazione per Radio Monte Stella, dell'editore Mursia, e nel 1988 è entrato, appena ventiduenne, nella redazione sportiva di Tele Capodistria. Ha condotto Sport Time e fino al 1990 è stato inviato della trasmissione Obiettivo Sci. Ha seguito come inviato tre Campionati del Mondo di Sci e due Giochi Olimpici. Nel 1990 ha vinto il premio giornalistico Iride Neve, assegnato dalla Federazione Italiana Sport Invernali. Nel 1997 ha partecipato all'ultimo Giro d'Italia trasmesso da Mediaset come inviato della redazione sportiva. Dalla stagione 1997/98 fino al 2000/2001 è stato uno degli inviati per la Coppa del Mondo di Sci Alpino e telecronista di alcune gare della Valanga rosa. Dalla stagione 2002 è la voce ufficiale delle telecronache del MotoGP in onda su Italia 1.


Rimini - Vecchia Pescheria, Piazza Cavour 
Ore 21.30. Ingresso libero