Il 20, 21, 22 giugno torna il Festival del Mondo Antico

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015
Nel 2014 Rimini si prepara ancora una volta ad accogliere il Festival del Mondo Antico, un appuntamento che colora l’inizio della stagione estiva nelle giornate del 20, 21, 22 giugno  guardando in particolare al turismo culturale.

La rassegna Antico/Presente, che dal 2005 si è trasformata nel Festival del Mondo Antico, ha raccolto sempre lusinghieri riscontri da parte del pubblico e degli organi di informazione, restando fedele a se stessa pur con significative varianti nei contenuti specifici in ogni edizione. Dunque temi letterari, filosofici, storici, archeologici, antropologici, religiosi, giuridici, economici, scientifici, trattati in presentazioni di novità editoriali, commenti magistrali, … con il coinvolgimento di alcuni dei più importanti studiosi e operatori che si occupano a vario titolo non solo del mondo greco e romano, ma anche del vicino e lontano Oriente, letti sempre alla luce del contemporaneo.

Rimini e il suo territorio costituiscono uno scenario attendibile, fuori dagli schemi più banali: non fosse altro per le emergenze dell'antico che li caratterizzano, quali l’Arco e il Ponte di età augustea, e per le opere di musealizzazione che si sono attuate specie negli ultimi anni, a partire dalla inaugurazione del complesso archeologico della "domus del chirurgo" e dall'allestimento della nuova sezione archeologica del Museo della Città.

Pur confermando lo spirito poliedrico e dai molti interessi che ha caratterizzato la rassegna Antico/Presente fin dalla prima edizione a cura di Marcello Di Bella, il Festival 2014 diventa lo scenario naturale per celebrare l’anniversario dei 2000 anni dall’inizio della costruzione del ponte Tiberio sul fiume Marecchia voluto dall’imperatore Augusto e terminato dal successore Tiberio che coincide con il bimillenario della morte di Augusto. Un tema di ampio respiro e grande attualità che toccherà il rapporto fra cultura e potere nell’Impero con uno sguardo alla contemporaneità degli imperi del XXI secolo.

Come nella tradizione il Festival aprirà ad approfondimenti sulla storia, l’archeologia, l’antropologia, l’arte, la religione, la letteratura, l’economia, l’enogastronomia…affrontati fra passato e presente da testimonial esperti e noti al grande pubblico, nella cornice del format collaudato nella scorsa edizione che privilegia la forma del dialogo e del confronto.

Venerdì 20 giugno alle ore 15.30 verrà inaugurata la sedicesima edizione del Festival alla presenza di autorità del mondo della cultura: Massimo Pulini (Assessore alla Cultura del Comune di Rimini), Luigi Malnati (Direttore generale per le Antichità del Ministero dei beni e delle attività culturali), Marco Edoardo Minoja (Soprintendente per i Beni archeologici dell’Emilia-Romagna), Angelo Varni (Presidente dell’Istituto per i Beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna).
A seguire la lectio magistralis di Tomaso Montanari (Università degli studi di Napoli ‘Federico II’) Cultura e sovranità: da Augusto alla Costituzione sul tema del rapporto fra potere e patrimonio artistico. Noto studioso di storia dell’arte e autore di saggi, Tomaso Montanari ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo impegno a favore della tutela del patrimonio quali il Premio Giorgio Bassani (2012), l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica (2013); sempre nel 2013 è stato nominato nella Commissione per la riforma del Ministero per i Beni Culturali. 

La giornata di apertura del festival incontra l’iniziativa Fluxus / Rimini per il Ponte di Tiberio / Opening Night in collaborazione con Ravenna2019. In una serata tutta dedicata al Ponte che fa da sfondo a proposte anche molto variegate: alle 20.45 è di scena Augustus reading da Augustus. Il romanzo dell’imperatore, di John E. Williams con Giovanni Brizzi e Ivano Marescotti, un omaggio all’imperatore nella suggestiva ambientazione del Ponte in pietra voluto proprio da Augusto nell’anno della sua morte (14 d.C.) e proseguito dal successore Tiberio. Alle 22 il programma prevede il Concerto Ensemble Rimini Classica (musiche di Vivaldi e Bach) e, alle 22,45 Appare Il “Ponte/Rex”: il Ponte si accenderà di nuova luce per divenire protagonista della scena (Videomapping: Officina Otomops/Colonna sonora originale: Andrea Felli/Voce solista: Laura Catrani).

Sabato 21 giugno si apre con l’invito a iniziare la giornate facendo colazione al Museo per poi offrire una mattinata tutta all’insegna di Augusto e del ponte di Rimini. A cominciare da La Rimini augustea e l’Adriatico nord-orientale di cui parleranno Sandro De Maria e Monika Verzár-Bass (introduce e modera Giovanni Brizzi).

Dalle ore 11 i tanti volti del Ponte illustrati nel numero speciale di Ariminum, la rivista bimestrale di storia arte e cultura della Provincia di Rimini a cura del Rotary Club Rimini (presidente Eugenio La Rosa), si rispecchieranno nell’incontro Ariminum per il Bimillenario del Ponte di Augusto e Tiberio che darà voce ai diversi articoli raccolti dal direttore Manlio Masini, attraverso gli interventi di Marcello Cartoceti, Pier Luigi Foschi, Andrea Montemaggi, Federicomaria Muccioli

Sarà poi la volta della presentazione della moneta in argento proof da 10 euro emessa dalla Repubblica di San Marino per il Bimillenario dell’inizio del Ponte di Tiberio a Rimini a cura di Gioia Giardi e quindi, alle 12.30, di Comunicare il patrimonio. Le nuove guide del Museo della Città (Sezione archeologica. Sezione medioevale e moderna. Le pietre raccontano)
Illustrate da Valeria Cicala, Renata Curina, Massimo Pulini.

Il Festival si sposta, sempre alle ore 11, nella Rimini turistica della marina (Teatro Novelli, sala del Ridotto) per la tavola rotonda a cura di Enotourism Club intorno al tema Un arco, un ponte, una via. Gli itinerari integrati: una moderna prassi turistica.
Un arco, un ponte, una via.rappresentano tre simboli storici che ricordano il "passaggio": Si passa sotto un Arco; si passa sopra un Ponte; si passa per una Via. Il Ponte di Tiberio collega l'Arco d'Augusto con la Via Aemilia. L'Arco rappresenta "l'accoglienza", il Ponte "l'anello di congiunzione", la Via lo strumento di " comunicazione". Il "passaggio" serve ad integrare i territori che formano un Distretto Turistico Integrato. Un messaggio che indica un cambiamento di mentalità turistica. L'enogastronomia racconta la storia in una versione moderna.

Il pomeriggio di sabato vede l’appuntamento con Camillo Neri e Piero Stefani intorno a Profezie e Cristianesimo. Introduce e modera Massimo Faggioli.

Quindi, alle 17, andremo A lezione dagli antichi: L’artista e il potere, un incontro fra Sandro De Maria e Claudio Strinati introdotto da Massimo Pulini.

Maurizio Bettini, uno dei protagonisti di diverse edizioni del Festival, propone alle 18.30 un suo intervento dal titolo A lezione dagli antichi: Elogio del politeismo, introdotto da Ugo Berti Arnoaldi.

La serata si anima con l’ironia e l’eleganza di Michele Mirabella in un dialogo con Andrea Santangelo e Lia Celi autori a quattro mani di Mai stati meglio. Guarire da ogni malanno con la Storia, per riflettere sulle capacità terapeutiche che la Storia, maestra di vita, possiede. L’incontro si terrà nella cornice del Giardino del Lapidario alle ore 21.30.

La seconda giornata del Festival si congeda, alle ore 23.00 con una visita notturna alla sezione archeologica del Museo della Città scandita dalla lettura del ‘Diario immaginario di Eutyches’ (di Fabrizio Loffredo) a cura di Francesco Montanari e col supporto sonoro del Gruppo Vocale Klangwelt. Guida d’eccezione per la visita Archeologia vocale: alla riscoperta del suono del mare, sarà Roberto M. Danese. L’iniziativa rientra nel progetto Voci degli imperi di Armida e Fabrizio Loffredo – Associazione Culturale Burdèl Rimini, con la collaborazione di Francesco Montanari e dell’Associazione Klangwelt.

Anche la giornata di domenica 22 giugno prevede una dolce apertura intorno ad una colazione al Museo e quindi di nuovo, un invito A lezione dagli antichi: Donne e potere di cui saranno protagoniste Eva Cantarella, M. Giuseppina Muzzarelli, Francesca Russo, Introdotte da Michele Mirabella.

In tarda mattinata (ore 11.30) il Festival diventa vetrina per progetti europei con l’appuntamento Conference Danube Limes Brand che prevede interventi di Sonja Jilek (projet manager), Snezana Golubovic, Margaréta Musilová e la Fase pilota Cultural Route presentatada Enzo Finocchiaro e Fiamma Lenzi.

Il Festival approda anche a Verucchio, al Museo Civico Archeologico, ove alle ore 10.30 si terrà la presentazione dei progetti sostenuti dall’IBACN nell’ambito del corso “Comunicare il Museo”: www.noveinstoria.it  (portale musei archeologici della Provincia di Rimini) e Pirati da spiaggia (puzzle ed applicazione per i musei di Bellaria, Cesenatico, Rimini e Verucchio)
Intervengono Laura Carlini Fanfogna e Anna Rita Biondi con Elena Rodriguez e Alessandra Falconi (coordinatori dei progetti).

A lezione dagli antichi: Come mutano gli imperi è il primo appuntamento del pomeriggio domenicale che ospita Luigi Capogrossi Colognesi, Vittorio Emanuele Parsi e Nadia Urbinati introdotti e moderati da Bruno Simili, cui sono affidate le riflessioni sulle vicende degli imperi attraverso la storia fino all’età contemporanea.

La poesia invade il Festival con I poeti di Augusto portati alla ribalta da Umberto Broccoli affiancato, per le letture, da Silvio Castiglioni (a introdurre è Valeria Cicala).

Alle 18.30 Marcello Ghilardi allarga gli orizzonti a una immagine metaforica con l’intervento Figure del transito: il ponte, la metafora, introdotto da Mariolina Tentoni curatrice della rassegna Pneuma3 in ascolto con lo spirito di cui l’evento costituisce il primo appuntamento.
La capacità dell'essere umano di unire ciò che è separato, di far proseguire un cammino là dove gli elementi naturali lo interrompono, trova nella costruzione di un ponte uno dei suoi momenti più significativi dal punto di vista non solo architettonico, ma anche simbolico.

La serata dà spazio al succulento tema delle abitudini alimentari nella Roma imperiale con A lezione dagli antichi: A tavola con Augusto a cura di Elisabetta Moro e Marino Niola, introdotti da Daniela Bonato.

Il congedo dal Festival, alle ore 22.30 nell’atmosfera antica della Domus del Chirurgo, è affidato ai giovani studenti del Liceo Classico “G. Cesare” di Rimini che presenteranno il lavoro teatrale Ilio_ l’assedio, estratti dallo studio condotto assieme a Francesco Montanari e Armida Loffredo sempre all’interno del progetto Voci degli imperi.

Il Limes danubiano è rievocato dalla ricostruzione, nell’Invaso del fiume Marecchia al Ponte di Tiberio, di un accampamento mobile, a cura della Legio XIII Gemina-Riubico, In collaborazione con la Provincia di Rimini, che riproporrà quello che poteva essere un primo insediamento romano in terra di frontiera.
L’evento intitolato Aestas MMXIV - II Limes danubiano si articolerà in due giornate a partire da sabato 21 giugno, dalle ore 17.00 (con inizio della battaglia alle ore 20) fino alle ore 18 di domenica 22 giugno (ore 13 inizio della battaglia). Adulti e bambini potranno assistere a battaglie, sfilate, dimostrazioni didattiche, momenti di vita di legionari romani e guerrieri germani, cavalli e accampamenti storici civili e militari, soddisfacendo le proprie curiosità.

Il programma contempla, come già per le edizioni precedenti, la partecipazione dell’archeologa Maria Grazia Maioli per dar voce ad alcune delle opere più significative del Museo della Città in due appuntamenti. Sabato 21 giugno alle 16.30 le opere raccontano squarci della Vita quotidiana ai tempi dell’impero, mentre domenica alle 11.30 I segni del potere.


Ed inoltre Vacanze romane, un nutrito programma di visite guidate alla Domus del Chirurgo, ma anche ai monumenti della Città e al territorio: dall’escursione alle sorgenti del Marecchia, una sorta di anteprima domenica 15 giugno (in caso di maltempo si aggiornerà al 29 giugno), alle tradizionali visite in barchetta tra le arcate del Ponte, all’itinerario guidato in dialetto romagnolo, proposte dall’Associazione Marinando.

La suggestione di incontrare l’imperatore Augusto rivive nel percorso guidato Per le vie di Ariminum in compagnia di Augusto che si snoda dall’Arco di Augusto (partenza domenica alle 7.30) lungo i segni della Rimini augustea fra letture e interventi vocali a cura dei ricercatori delle Associazioni Klangwelt e Burdèl nell’ambito del progetto Prestare la voce all’antico. Una visita guidata, con la partecipazione di Monia Magalotti, che attraversa la città antica nella luce e nel silenzio delle prime ore del giorno.

Augusto e la sua Rimini si svelano anche nel percorso guidato da Monia Magalotti che prende le mosse dalla sale del Museo ove si incontra l’imperatore rappresentato nel ritratto marmoreo che lo ritrae con i suoi caratteri fisiognomici. La visita notturna (sabato 21 giugno ore 21.00) attraversa anche le testimonianze della Città profondamente modificata da Augusto e monumentalizzata.

I visitatori potranno anche andare alla scoperta del Lapidario romano guidati dai giovani studenti del Liceo Classico “G. Cesare” che hanno legato la loro esperienza al progetto Le pietre raccontano.
Saranno sempre giovani studenti di un altro Istituto riminese (I.T.T. Marco Polo) ad accompagnare gli ospiti stranieri alla scoperta dei monumenti della Rimini romana proponendo Ariminum and the youngs, visite in lingua inglese, tedesca, francese, spagnola e russa.

Vacanze romane propone, accanto agli itinerari, atelier per adulti e ragazzi: da Ariminum. Il laboratorio del mosaico (progetto e cura di Elisa Brighi, Evelina Garoni) dedicato alla realizzazione della copia del particolare di un mosaico romano attraverso l’impiego di strumenti, materiali e tessere in pietra propri della tecnica tradizionale; a Le tecniche di pittura classica su tavola: i ritratti del Fayum (progetto e cura di Antonietta Corsini) che invita a riscoprire l’esperienza dei classici nella pittura su tavola, un’eredità che il tempo ha generalmente cancellato consegnandoci le testimonianze più straordinarie nella regione del Fayum e preservandone il ricordo in brani degli affreschi romani.

Come i pittori che visitavano l’Italia per il Grand Tour, adulti e ragazzi potranno partecipare a Bimillenario Tour. Disegnare dal vero (progetto e cura di Alessandro La Motta) utilizzando, con la guida dell’artista, diverse tecniche grafiche per dipingere all’ombra del Ponte di Tiberio. A conclusione un aperitivo offerto da Le Rosine, Gente agricola, Le Rocche Malatestiane


Il Festival offrirà inoltre l’occasione per portare a Rimini l’esposizione documentaria Nel nome di Cesare Ottaviano Augusto. Quattro città unite da quattro archi. Susa Aosta Rimini Fano promossa dalla Città di Susa e dall'Associazione Il Ponte di Susa in collaborazione con le Città di Aosta Rimini e Fano.
La mostra documentaria e l’omonima pubblicazione mettono in rete quattro città distanti e insieme unite dal loro passato e da un patrimonio culturale ancor più valorizzato dalla reciproca collaborazione. Un percorso comune che si realizza lungo gli Archi dedicati ad Augusto e le preziose testimonianze monumentali delle Città rappresentate.

E per ammirare Il ponte di Tiberio attraverso i disegni di Stanislaw Kasprzysiak mostra a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna (Renata Curina), dei Musei Comunali di Rimini (Maurizio Biordi) e dell’archeologa Maria Luisa Stoppioni.
Il ponte di Tiberio progettato da Augusto, ingresso alla città di Ariminum e punto di inizio della via Emilia, proprio per la sua monumentalità ed importanza è stato nel corso dei secoli oggetto di rappresentazione, catturando l’interesse di artisti e architetti. Nel percorso progettuale che ha portato alla nuova sistemazione ambientale, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, insieme all’Amministrazione Comunale ha incaricato l’architetto Stanislaw Kasprzysiak di eseguire rilievi del ponte di Tiberio e contestualmente ha eseguito un sondaggio archeologico al di sotto della pila, posta verso la sponda settentrionale. Nel breve percorso espositivo viene dato spazio anche a questa ultima testimonianza, con l’Arco di Augusto, della antica colonia di Ariminum e della città moderna.

Uno sguardo sul passato e un ponte gettato verso mondi lontani quali quelli fissati nelle foto di Luigi Tazzari nella mostra Navi e marinai.
Un corpo di 66 fotografie a colori mostra l'universo interno di una nave cargo ancorata nel porto di Ravenna. Il rapporto tra l'uomo e il mare, soggetto di una più ampia ricerca dell'artista, è indagato attraverso l'osservazione dell'invisibile occultato dall'armatura protettiva della nave: ambienti, antri, scale, e anfratti, macchinari e ingranaggi, ma sopratutto ritratti di marinai, volti sconosciuti che nel silenzio dell'immagine ci parlano di solitudine, riti sempre uguali, di segreti legati al mare. Proprio il mare, grande assente nelle fotografie di Tazzari, è evocato attraverso i volti e le espressioni dei suoi abitanti, i loro effetti personali, i luoghi di vita e di lavoro.
Le tre proposte espositive saranno allestite nell’Ala moderna del Museo della Città dove potranno essere visitate fino al 31 luglio.

Tornerà Piccolo Mondo Antico Festival con proposte nuove accanto a appuntamenti già collaudati che spazieranno dall’archeologia sperimentale. ai giochi, ai racconti animati, con un’apertura sulla città romana e i suoi monumenti.
Bambini e ragazzi potranno vivere, fuori e dentro il Museo, esperienze che li proiettano nell’Ariminum di 2000 anni fa: dai giochi, alle realizzazioni di mosaici e affreschi, dal conio di monete all’intreccio di vimini e di corone, dalla ricostruzione di una domus in 3D alla Rimini pop-up, dalla riproduzione delle formelle dell’Arco di Augusto alla rielaborazione dei simboli del potere attraverso le diverse epoche. Solo per citare alcune delle tantissime proposte che compongono il programma condotto dall’equipe degli operatori didattici che collaborano con i Servizi educativi dei Musei Comunali di Rimini.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Rimini (Musei Comunali) in collaborazione con l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e con la Società Editrice Il Mulino spa.

Come già per le edizioni precedenti il Festival gode dell’Alto patronato del Presidente della Repubblica. Ed inoltre del patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Emilia-Romagna, del Campus di Rimini dell’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna.
L’iniziativa si svolge in collaborazione con Progetto europeo Danube Limes Brand, Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, Ravenna2019, Piano strategico Rimini Venture 2027, Fluxus Rimini per il Ponte di Tiberio, Rotary Club Rimini, Museo Civico Archeologico di Verucchio, Città di Susa e Associazione Il Ponte di Susa, Liceo “G.Cesare-M.Valgimigli” di Rimini, I.T.S. Marco Polo Rimini, La Galvanina.
E inoltre si avvale dei contributi dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Rimini, della Camera di Commercio di Rimini, della Banca di Rimini, di Lega Coop Romagna nonché della partecipazione della Legio XIII Gemina, dell’Associazione Borgo San Giuliano, dell’Associazione Marinando e dell’Ufficio Filatelico Numismatico della Repubblica di San Marino.

Notizie utili
L’ingresso alle iniziative è libero, gratuito e limitato alla disponibilità dei posti. La partecipazione dei docenti è riconosciuta quale attività di formazione dal Ministero dell’Istruzione in quanto promossa dai Musei Comunali di Rimini, struttura accreditata con decreto del 14.03.2003 ai sensi del DM n. 177/2000 riconfermato con decreto del 14.07.2006.
L’organizzazione si riserva di apportare modifiche al programma per cause indipendenti dalla propria volontà.
Le iniziative si svolgono prevalentemente al Museo della Città di Rimini.

Cura e organizzazione
Maurizio Biordi, Angela Fontemaggi, Orietta Piolanti (Musei Comunali di Rimini), Valeria Cicala (IBACN), Antonella Sambri (Il Mulino)

Info: tel 0541 793851
festival.antico@comune.rimini.it  http://antico.comune.rimini.it