Chiesa di San Martino in Riparotta

La spray art di Eron e i fumetti di Mabel Morri entrano in chiesa

Dopo la ristrutturazione, la chiesa di San Martino in Riparotta è stata "affrescata" da Davide Eron Salvadei, artista italiano tra i più affermati esponenti della street art internazionale. In questo modo per la prima volta nella storia la "street art", forma d'arte contemporanea urbana, considerata da qualcuno addirittura vandalismo, entra nel tempio dove l'Arte supera i tempi nei secoli dei secoli: la chiesa.
Il particolare "affresco", voluto dall'ingegnere Giuseppe Ferri e Don Danilo Manduchi, oltre a completare l'intervento di ristrutturazione della chiesa di San Martino in Riparotta a Rimini, costituisce una vera e propria "consacrazione" della Street Art a livello mondiale. L'idea dell’opera, che misura più di 50 metri quadri, apparentemente semplice e minimale, è frutto della ricerca artistica di Davide Eron Salvadei; con la quale sottolinea il concetto di universalità del linguaggio visivo, esprimendo riflessioni sui temi sociali più attuali e sull'atto del disegnare come istinto innato dell’essere umano per comunicare. Miscelando disegno infantile e realismo all’interno di una stessa opera, Eron ottiene una sorta di consistenza fisica del pensiero. L'immaginazione, l'inconscio, lo stato d'animo, prendono così forma attraverso un segno "ingenuo", si fanno realtà sensibile per dialogare con il mondo.
Oltre che un punto di svolta, una vera e propria rivoluzione dell'iconografia pittorica nella chiesa, rappresenta la "consacrazione" di un'arte che fino ad oggi è stata oggetto di un "pregiudizio universale"...
A conclusione di questo progetto d'avanguardia, nel 2014 la chiesa si rinnova ulteriormente grazie all'opera della fumettista riminese Mabel Morri: le otto colonne della chiesa prendono vita raccontando a immagini gli episodi più importanti della vita di San Martino. 

Davide Eron Salvadei, pioniere del graffiti-writing e della street art italiana, dai primi anni novanta inizia a dipingere sui treni e sui muri delle città. Da subito si distingue per gli elementi figurativi che inserisce nei suoi graffiti. Alla fine degli anni novanta, viene eletto miglior street artist italiano, da un sondaggio eseguito dalla rivista specialistica "Aelle". Dal 2001 ad oggi, il suo percorso artistico si evolve nel circuito dell'arte contemporanea, passando in maniera graduale dalla strada alle gallerie fino ad arrivare ai musei internazionali. Tra i riconoscimenti ottenuti dall'artista vi sono il "Premio Arte Mondadori" e il "Premio Terna per l'arte contemporanea". Nel giro di qualche anno le sue opere vengono esposte al Palazzo della Permanente di Milano, all'Auditorium di Renzo Piano a Roma, al PAC Padiglione per l'arte contemporanea di Milano, al Chelsea Art Museum di New York, alla Horizon One Gallery del Museo d'Arte Moderna del Cairo, al Museo Ugo Carà di Trieste e alla LC Gallery di Berlino. Eron è considerato tra i più importanti esponenti della street art internazionale insieme al tedesco Daim e l’inglese Banksy. www.eron.it