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L'altra stagione

dal 2 dicembre 2023 al 25 febbraio 2024
Rimini, spiaggia dal bagno 1 al bagno 63
Cinquantaquattro artisti riminesi insieme per una straordinaria mostra collettiva sulla duna del Mare d'Inverno

Sulla duna che va dal bagno 1 al bagno 63 allestita con panchine si snoda una straordinaria mostra collettiva dedicata a quella ‘riga blu’ a cui i riminesi sentono di appartenere, il mare d’inverno. Una mostra sulla duna, letteralmente en plein air con 20 panchine e 26 plance che offrono non solo scatti di 26 fotografi e fotografe, ma anche parole e frasi di 28 scrittrici e scrittori, poetesse e poeti, che hanno accolto l’invito a raccontare il loro “mare d’inverno”, quel mare che non è solo la quinta estiva più conosciuta, ma una forza che produce sogni e simboli. 
Un omaggio poetico della comunità artistica alla città candidata a Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2026.
Questa sorta di esperimento collettivo di land-art, è curata dal Comune di Rimini in collaborazione con Piacere Spiaggia Rimini ed è stata resa possibile grazie alla disponibilità di tutti gli artisti coinvolti.
Chi passeggia sulla spiaggia potrà vedere le fotografie e sedersi sulle panchine della duna di sabbia fino al 25 febbraio. Mentre resteranno ancora per alcune settimane le panchine sulle dune da cui poter ammirare il mare d’inverno.

Domani faccio la brava. Donne, madri nelle carceri italiane

da mercoledì 14 febbraio a domenica 10 marzo 2024
Museo della Città (Ala Moderna), via Tonini, 1 - Rimini centro storico
Mostra del fotoreporter Giampiero Corelli sui penitenziari femminili italiani al Museo della Città

Primi piani, figure intere, campi lunghi, diritti o di sbieco. Bianco e nero e colori. Lo sguardo viaggia, immagina. Dentro la cornice fotografica si srotola un mondo che è interno ed esterno. Solo che i soggetti ritratti sono sempre reclusi, dietro le sbarre, negli spazi di un carcere. Sono le protagoniste di Domani faccio la brava. Donne, madri nelle carceri italiane: un progetto fotografico del fotoreporter ravennate Giampiero Corelli che dopo essere stato ospitato nei mesi scorsi a Bologna, nella sede dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e successivamente a Cesena arriva a Rimini, negli spazi dell’ala moderna del Museo della città.
'Domani faccio la brava' è il frutto di un reportage durato due anni con racconti inediti delle detenute di tredici istituti penitenziari femminili italiani, da Roma a Milano, da Bologna a Venezia, da Firenze a Torino, da Forlì a Trani, fino a Reggio Calabria, Napoli, Palermo, Messina e Catania. È l’ultima parte di una lunga indagine iniziata da Giampiero Corelli più di vent’anni fa.
Una cinquantina le fotografie esposte nei corridoi e nelle stanze del secondo piano dell’Ala moderna del museo civico. A concludere il percorso anche un cortometraggio con interviste realizzate da Giampiero Corelli a diverse detenute delle carceri da lui visitate e realizzato con il montaggio a cura del fotografo e filmaker Massimo Salvucci.
Nella giornata di giovedì 22 febbraio (ore 17) è inoltre in programma un convegno dal titolo Donne e carcere. Il lavoro come riscatto al quale parteciperanno la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti, la vice sindaca e assessora alle Pari opportunità del Comune di Rimini Chiara Bellini, la direttrice della Casa circondariale di Rimini Palma Mercurio, la presidente di Donne Impresa Confartigianato Cristina Vizzini, Francesco Lo Piccolo (direttore del mensile Voci di dentro, periodico scritto con la collaborazione di detenuti) e Viola Carando della Caritas di Rimini. Porterà la sua testimonianza Donatella Marchese, imprenditrice ed ex carcerata.

Orario: 
dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19
Ingresso: 
libero
Telefono: 
0541 793851

Latografia©. Nel profondo oltre la fotografia

da sabato 17 febbraio a sabato 23 marzo 2024
Galleria Zamagni, via Dante Alighieri, 29/31 - Rimini centro storico
Mostra di Mario Flores alla Galleria Zamagni

La Galleria d’Arte Zamagni ospita la mostra di Mario Flores dal titolo 'Latografia©. Nel profondo oltre la fotografia'.
L'artista si affaccia al mercato contemporaneo italiano con una personale che fa parte di un progetto di sedici opere mai esposte. Sono i luoghi dell'arte nel mondo, una sorta di viaggio nel viaggio in ambienti di grande fascino.
Un viaggio inedito per entrare "Nel profondo oltre la fotografia" con una nuova tecnica definita dal critico Valerio Dehò "Latografia".
Mario Flores lavora sui punti di vista, su quanti elementi cogliamo in uno sguardo immediato e quanti al contrario non ne riusciamo a cogliere o perdiamo. Assistiamo a uno spazio molteplice, a più dimensioni. Viviamo una realtà vera e visionaria nello stesso tempo.
L’autore ha realizzato gli scatti originali viaggiando lui stesso come spettatore nei vari musei internazionali. Non solo ha saputo cogliere l’attimo perfetto per un’immagine che abbia un significato, ma è andato oltre la superficie dell’immagine. In alcuni casi si sono articolati incastri prospettici multipli. In altre opere diventa straordinario quello che invece è semplice e quotidiano per molti.
La mostra è accompagnata dal catalogo NFC edizioni, con testi del curatore Valerio Dehò.

Orario: 
dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.30
Inaugurazione della mostra sabato 17 febbraio alle ore 17.30
Ingresso: 
libero
Telefono: 
0541 1414404

Pàthos. Valori, passioni, virtù

da martedì 30 gennaio a domenica 31 marzo 2024
Mostra on line a cura dello storico dell’arte Angelo Mazza

La prima mostra, intitolata “Pàthos. Valori, passioni, virtù“, sarà online su www.pathos-raccolte.it dal 30 gennaio al 31 marzo 2024.
Curata dallo storico dell’arte Angelo Mazza, l’esposizione esplora l’iconografia femminile dell’antichità e del Vecchio Testamento nelle collezioni d’arte delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio.
La selezione di 80 opere di 60 artisti da 31 Fondazioni partecipanti include capolavori di artisti come Elisabetta Sirani, Guercino, Parmigianino, Guido Reni, Giambattista Tiepolo, Giacinto Gemignani e Agostino Carracci.
Si tratta prevalentemente di dipinti, ma sono presenti anche incisioni, maioliche, bronzi e terrecotte, opere che coprono un arco temporale dal XVI al XX secolo.

Biennale Disegno Rimini

Dal 4 maggio al 28 luglio 2024
Rimini, varie sedi
Quarta edizione: Ritorno al Viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza

Quarta edizione della Biennale del Disegno di Rimini, organizzata e curata dall’Assessorato alla Cultura e dai Musei Comunali di Rimini, che torna a svolgersi, dopo la pausa causata dal Covid-19, come di consueto tra la primavera e l’estate con il suo format consolidato di mostre dislocate dislocate nelle diverse sedi istituzionali - Museo della Città, Biblioteca Gambalunga, Palazzo del Fulgor e Castel Sismondo – e con il Circuito Open, espressione del dialogo diretto e interagente con la città e il suo territorio, che comprende altre esposizioni in spazi privati e pubblici (gallerie, studi d’artisti e d’architettura, librerie).
Saranno 12 le mostre in contemporanea ad esporre 1.000 disegni che provengono da importanti istituzioni internazionali, come, tra le altre, l’Accademia Reale di San Fernando di Madrid e i Fonds Regionale d’Art Contemporain de Picardie, e da collezioni private come lo Studiolo Rivi. Tema il Viaggio come esito e ispirazione, ma anche come registrazione e contaminazione dal presente al passato.
In mostra disegni che spaziano dai taccuini di viaggio di Felice Giani a quelli di Lorenzo Mattotti, dalle incisioni di Piranesi al Novecento di Thayaht, da Morandi a Fontana e Fautrier, dai Carteles del cinema cubano ai disegni del primo film d’animazione italiano “La Rosa di Bagdad” per giungere agli artisti contemporanei in mostra nel Cantiere Disegno.
Inoltre si svolgeranno incontri con specialisti, studiosi e giornalisti, reading, conferenze, perfomance, lezioni, art talk, e atelier didattici attorno al disegno in tutte le sue accezioni.

Disegni del Fondo Betti

da venerdì 2 febbraio a domenica 14 aprile 2024
Palazzo del Fulgor, piazza San Martino - Rimini centro storico
Mostra 'Lilian the Fighter' al Palazzo del Fulgor - Fellini Museum su una selezione di schizzi di Federico Fellini appartenuti a Liliana Betti

Una selezione di 30 disegni provenienti dalla collezione di Liliana Betti, scrittrice, sceneggiatrice e regista, storica collaboratrice di Federico Fellini.
Un lungo sodalizio professionale e umano legò i due artisti per oltre vent’anni. In quel periodo Betti fu segretaria di produzione, aiuto regista, addetta stampa e responsabile del casting. Capace di fronteggiare il difficile carattere di Fellini, Lilian the Fighter, come la chiama affettuosamente il regista, ha contribuito alla nascita di capolavori come 8 ½, Giulietta degli spiriti, Toby Dammit, Il Casanova di Federico Fellini fino a La città delle donne, che la vede per l’ultima volta sul set con Fellini nel 1980.
Il Fondo Liliana Betti comprende 109 disegni autografi e 7 cartoline postali acquistati dal Ministero della Cultura che ne ha affidato la custodia e la valorizzazione al Fellini Museum.
La maggior parte dei disegni sono schizzi realizzati probabilmente sul set, nelle pause fra un ciak e l’altro, con fumetti e scritte scherzose che esprimono simpatia, confidenza, affetto e stima e offrono una visione non solo del mondo degli affetti privati di Fellini, ma anche della grande importanza che aveva il disegno nel suo processo creativo.
La mostra è organizzata in collaborazione con Ministero della Cultura Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna.  
In occasione dell'inaugurazione venerdì 2 febbraio dalle 17, l'ingresso a Palazzo del Fulgor è gratuito.

Orario: 
da martedì a domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00
chiuso lunedì non festivi
inaugurazione venerdì 2 febbraio dalle 17
Ingresso: 
a pagamento
Tariffa d'ingresso: 
2 €
Telefono: 
0541 793781

Mostra di opere d’arte che spaziano da Andy Warhol a Gianluigi Toccafondo

Tutto l'anno
via Solarolo n. 13 - Rimini
All'interno degli spazi di Lingua, in collaborazione con la Galleria d’arte Rosini di Riccione

A confine tra il comune di Rimini e il comune di Santarcangelo, a 200 metri dal casello di Rimini Nord, c’è una casa rossa: Lingua, il nuovo progetto eno-gastronomico nato da un’idea dell’imprenditore Fabio Rivi e dello chef Paolo Bissaro. 
Oltre all’esperienza gustativa, è possibile vivere un’esperienza visiva e sinestetica grazie alla mostra permanente all’interno degli spazi del locale realizzata in collaborazione con la Galleria d’arte Rosini di Riccione con opere originali firmate da Andy Warhol, Gianluigi Toccafondo e Mario Schifano, solo per citarne alcuni.  

Orario: 
Tutti i giorni dalla colazione alla cena
26 e 27 dicembre 2023; 1 e 2 gennaio 2024 chiuso
Ingresso: 
gratuito senza obbligo di consumazione e prenotazione nei giorni di apertura
Telefono: 
0541 1796700

I fumetti e la Shoah. L’immagine al servizio della memoria

da sabato 27 gennaio a domenica 10 marzo 2024
Castel Sismondo (Sala Isotta), piazza Malatesta - Rimini centro storico
Mostra nell'ambito degli eventi sull'Educazione alla Memoria

Evento storico senza precedenti, la Shoah occupa un posto di rilievo nella memoria collettiva contemporanea. Anche il fumetto e il graphic novel hanno affrontato l’argomento, non senza prudenza, errori e tentennamenti, talvolta con genialità.
Da quando, e come, gli autori di fumetti e graphic novel hanno ripreso l’argomento?
Come è intervenuta la censura su alcune pubblicazioni durante la Seconda Guerra Mondiale? Come vengono trasmesse le testimonianze? Come si sviluppano le storie in base ai riferimenti politici, sociali ed estetici del nostro tempo, mentre alcune forme di antisemitismo perdurano?
La mostra cerca di rispondere a questi interrogativi attraverso l’analisi di diverse opere pubblicate dagli anni Trenta ad oggi in diversi paesi, in particolare Stati Uniti, Giappone, Francia, Belgio e Italia.
Rappresentati oltre 200 comics, manga e albi illustrati ispirati alla persecuzione degli ebrei sotto il Terzo Reich. Tra le tante opere esposte in riproduzione e con alcuni pezzi originali, dei veri e propri cult come Capitan America e Topolino, il giornalino fascista il Balilla, la Storia dei 3 Adolf del giapponese Osamu Tezuka, le avventure del fattorino belga Spirou, il dirompente Maus di Art Spiegelman, ma anche varie pubblicazioni realizzate insieme ai sopravvissuti. Tra questi, Ginette Kolinka in Francia e Liliana Segre in Italia. La mostra presenta anche un approfondimento sui fumetti durante il regime fascista con numerose opere originali.
Ingresso gratuito, per i gruppi superiori a 10 persone e per le classi è obbligatoria la prenotazione con visita guidata a cura dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini (informazionieprenotazioni@gmail.com; tel. 0541 24730).

Orario: 
Inaugurazione mostra sabato 27 gennaio, ore 17
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
Telefono: 
0541 24730

Aspettando il Museo che verrà. Frammenti di vita quotidiana

da sabato 30 dicembre 2023 a domenica 25 febbraio 2024
Museo della Città (Sala delle Teche), via Tonini, 1 - Rimini centro storico
Frammenti di vita quotidiana. Mostra di ceramiche al Museo della Città

Allestimento di una selezione delle ceramiche medievali e malatestiane in attesa che saranno completati i lavori che muteranno il volto del primo piano del Museo della Città.
Ripensare l’allestimento di un museo è un’occasione unica per riprendere in mano, nel vero senso della parola, non solo le opere d’arte, che hanno il privilegio di essere state oggetto di anni di studi prestigiosi, ma soprattutto quei manufatti artistici ‘minori’, frutto delle mani esperte di antichi artigiani.
Questi oggetti rimasti immobili per anni nella sezione loro assegnata dagli studiosi, ora possono essere osservati da prospettive diverse e raccontare i frammenti di vita quotidiana delle donne e degli uomini che li hanno fabbricati ed utilizzati. L’uso in cucina e sulla tavola di stoviglie in ceramica, accomuna i riminesi di oggi e del passato: a cambiare, a seconda dei periodi e delle mode, sono le forme delle ceramiche che si adattano alla funzione a cui sono destinate, l’evoluzione della tecnologia per produrle e il gusto estetico che definisce ciò che è raffinato e di pregio.
La mostra è allestita in zona teche al piano terra del Museo della città.

Orario: 
da martedì a domenica ore 10-13 e 16-19
Ingresso: 
libero
Telefono: 
0541 793851

Italo Di Fabio. Fotoamatore sovraesposto e autore sottoesposto

14 dicembre 2023 – 13 gennaio 2024
Rimini, Galleria dell’Immagine, via Gambalunga 27
Mostra a cura di Giorgio Conti alla Galleria dell'Immagine

Dopo un primo passaggio espositivo alla Galleria 57 come evento 3 del progetto INCOMING ART, gli Hotel albergano le Arti, la mostra a cura di Giorgio Conti, in collaborazione con Gruppo Fotografico 1826 e Biblioteca civica Gambalunga, si trasferisce alla Galleria dell’Immagine.
Il percorso espositivo, ideato con la collaborazione di Patrizia Poggi, ha l’obiettivo di ricostruire l’evoluzione creativa e tecnica dell’autore lungo oltre sessant’anni di sperimentazioni fotografiche. 
L’esposizione si articola in sette sezioni tematiche, in base ad una narrazione per immagini originali, dove protagonista è la fotografia analogica in bianco e nero, dalla fine degli anni ‘50 agli inizi degli anni ‘70, periodo creativo che ha decretato il successo internazionale di Italo Di Fabio.
Sono esposte oltre sessanta stampe fotografiche ai sali d’argento e le prime sperimentazioni del colore della fine degli anni ‘60.
Oltre alle fotografie di Italo Di Fabio, sono presenti alcune immagini del suo mèntore, Vittorio Ronconi, generosamente prestate dal Centro Italiano di Fotografia d’Autore di Bibbiena.
Nato a Pescara nel 1931, Di Fabio si trasferisce a Rimini nel 1956 dove tuttora vive. Il suo interesse per la fotografia nasce durante il periodo del servizio militare, quando inizia a fotografare gli amici con una piccola “Comet” automatica.
L’inaugurazione della mostra ha luogo giovedì 14 dicembre alle 17.00 alla presenza dell’autore e si apre con la proiezione alla Cineteca comunale (ore 17) di una sua video-intervista.

Orario: 
lunedì-venerdì 8-19; sabato 8-13; chiuso domenica e festivi (25, 26 dicembre, 1, 6 gennaio)
aperta la notte di Capodanno con orario 17.00 - 03.00
Ingresso: 
libero
Telefono: 
0541.704486

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