dal 4 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30.
Mostre
In mostra pregevoli corredi conservati in casa D’Araio-Tiraferri e alcuni arredi di design della ditta Filippucci a cura della signora Anna D’Araio assieme a "Rimini Ricama".
La mostra vuole inserire nel più ampio contesto la realtà passata e artistica del corredo. Preparare il corredo era una tradizione che si è andata perdendo. I materiali più usati erano l'organza, il puro lino, la seta, il cotone, decorati dal gioco del bianco su bianco in prezioso bisso di fiandra, o con intarsi o ricami, orlati a mano e impreziositi dall’iniziale.
In casa D’Araio-Tiraferri la tradizione del ricamo è stata presente, coniugando la sapienza delle mani artigianali che hanno saputo creare questi capolavori e di chi ha saputo conservarli, nel corso dei secoli.
Inaugurazione venerdì 4 dicembre alle ore 16.30.
Un tempo la lunga preparazione del corredo avveniva all’interno delle mura domestiche, con l’eccezione d’alcuni capi molto pregiati (per la presenza di ricami e merletti), la cui confezione era caratteristica, in genere, d’ambienti “specializzati”, come i conventi femminili.
Si prevedeva poi un baule di legno, possibilmente lavorato, sostituito in certe regioni da una caratteristica cassapanca, a contenere il corredo per la casa e il corredo personale. I materiali più usati erano l'organza, il puro lino, la seta, il cottone, decorati dal gioco del bianco su bianco in prezioso bisso di fiandra, o con intarsi o ricami, orlati a mano e impreziositi dall’iniziale di lei sapientemente intrecciata, eventualmente, a quella di lui.