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Home / Notizie / Il castello si apre alla città con il nuovo percorso pedonale nel giardino della Corte del Soccorso. Una finestra sulla storia che collega il centro storico al suo affaccio verso la Val Marecchia

14-03-2023

Il castello si apre alla città con il nuovo percorso pedonale nel giardino della Corte del Soccorso. Una finestra sulla storia che collega il centro storico al suo affaccio verso la Val Marecchia

Corte del Soccorso - Castel Sismondo Rimini - FM Fellini Museum

Una passeggiata attraverso la storia che collega il centro storico al suo affaccio verso la Val Marecchia. Rimini apre ufficialmente alla città la ‘porta del Soccorso’ che, dalle mura esterne della fortezza conduce, attraverso un nuovo passaggio pedonale, verso Piazza Malatesta. Un viaggio fra le testimonianze medievali delle mura del castello, il verde del giardino della Corte del Soccorso e la cultura contemporanea nel segno visionario del Fellini Museum.

Da martedì 14 marzo, nei giorni e negli orari di apertura del Fellini Museum, la città avrà una nuova porta di ingresso al centro storico da via Circonvallazione Occidentale attraverso un nuovo e importante accesso pedonale sia al Museo che a piazza Malatesta, rivolto a valorizzare un’area dal grande valore storico e culturale ancora poco conosciuta e utilizzata come la Corte del Soccorso.

In particolare, l’opera andrà a collegarsi con la passerella posta sul prato calpestabile verso il lato sud-occidentale della Rocca e sarà  coordinata e in aggiunta ai due percorsi che offrono l’accesso al centro storico da via Circonvallazione Occidentale - dalla rotonda di Piazza Malatesta lato sud-occidentale della Rocca (che storicamente metteva in comunicazione la corte con la campagna circostante) - e dalla rampa che conduce all’Arena Francesca da Rimini e alla Corte a Mare.

La passerella, interamente in legno, ha ricevuto l’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ed è stata realizzata in modo tale da essere rimovibile, oltre a rispettare e valorizzare il tappeto erboso recentemente rinnovato all’interno della Corte del Soccorso. A garanzia della reversibilità dell’intervento, le attività di posa del legno sono state eseguite interamente a secco, con la pavimentazione lignea in appoggio sulla sottostruttura. Paletti in color corten e cordelle di canapa definiscono il percorso per il visitatore, mentre appositi totem comunicativi forniscono le informazioni storico-archeologiche e le modalità di fruizione della corte per chi vi accede.

L’intervento è stato sponsorizzato dal noto imprenditore locale riminese, Cavaliere del Lavoro Rino Mini, che ha finanziato l'intera opera pubblica per un importo di circa 39.000 euro.

I lavori sono stati realizzati dalla Società in House Anthea S.r.l., società che cura anche tutte le attività di manutenzione dell’area. 

 

Gli orari di apertura:

L’accessibilità alla pedana dalla via Circonvallazione sarà aperta nei giorni e negli orari di apertura del Fellini Museum:

dal martedì al venerdì: 10 - 13; 16 - 19

sabato, domenica e festivi: 10 - 19

lunedì non festivi: chiuso

 

Qualche cenno storico

La “Corte del Soccorso” o “Corte Grande” fu ricavata con la costruzione del Castello voluta da Sigismondo Pandolfo Malatesta a partire dal 1437. In precedenza quest'area, localizzata tra la cinta muraria difensiva vecchia e quella nuova, era attraversata dal fosso dei mulini dei Canonici, dismesso con la realizzazione del nuovo fortilizio.

Il termine “Soccorso”, utilizzato in diverse strutture militari medievali, indica un passaggio per la fuga: la porta garantiva infatti una possibile via di uscita dalla città verso l'entroterra in caso di necessità. Ponti lignei, in parte levatoi, collegati ad un rivellino intermedio, oggi distrutto, consentivano di superare l'ampio e profondo fossato.

Dalla Porta del Soccorso, alle ore 20.00 del 10 ottobre dell'anno 1500, lasciò la città Pandolfo IV Malatesta (1482-1528) dopo essersi arreso a Cesare Borgia, il Duca Valentino.

Oggi il piano di calpestio è più alto di circa 2,4 metri rispetto al piano quattrocentesco. Si possono notare le quote dei piani originari nei pressi del Palazzo di Isotta e lungo il muro di cinta sud-occidentale.