Prenotazione soggiorno

Età bambino 1

Età bambino 2

Età bambino 3

Età bambino 1

Età bambino 2

Età bambino 3

Età bambino 1

Età bambino 2

Età bambino 3

Età bambino 1

Età bambino 2

Età bambino 3

Stai entrando in visitrimini.com

 
Prenota il tuo soggiorno
 
Home / Notizie / Fellini / Opening, proseguono gli appuntamenti dedicati a Fellini in occasione dell'apertura del Palazzo del Fulgor

23-12-2021

Fellini / Opening, proseguono gli appuntamenti dedicati a Fellini in occasione dell'apertura del Palazzo del Fulgor

Videomapping al castello e bosco dei nomi

Proseguono gli appuntamenti a cornice del completamento di FM – Fellini Museum che ha visto lo scorso 12 dicembre l’inaugurazione del Palazzo del Fulgor. Dalle proiezioni al ‘cinemino’ nel palazzo settecentesco del Fulgor, alle occasioni di visite guidate nelle sedici stanze di Castel Sismondo che, fino al 23 gennaio, ospita nell’ala di Isotta anche la mostra ‘Nel mondo di Tonino Guerra’.

LE PROIEZIONI AL CINEMINO - PALAZZO DEL FULGOR
Nel “cinemino” allestito all’interno del Palazzo del Fulgor, proseguono le proiezioni dei film di Wilder. Giovedì 23 dicembre (ore 16) viene proiettato “Irma la dolce” del 1963 con Jack Lemmon e Shirley MacLaine, e a concludere il programma, giovedì 30 dicembre ore 16, “Non per soldi … ma per denaro” del 1966 con la coppia Jack Lemmon e Walter Matthau. Alle proiezioni al Cinemino si accede con il biglietto di FM – Fellini Museum. Info: cineteca@comune.rimini.it tel. 0541 704494 facebook.com/cineteca.rimini


VISITE GUIDATE A FM – FELLINI MUSEUM -CASTEL SISMONDO
Continuano le speciali visite guidate in occasione delle festività a Castel Sismondo, un angolo d’osservazione profondo dal quale tuffarsi nella cultura felliniana assaporandone le profondità e le visioni. Il 26 dicembre alle ore 17, l’1 e 2 gennaio, sempre alle ore 17 (info e prenotazione obbligatoria on line - www.ticketlandia.com/m/musei-rimini) si potrà esplorare il linguaggio immersivo messo in atto nelle sedici stanze del castello rinascimentale, che offrono una panoramica sugli aspetti più rilevanti dell’opera del regista. Il percorso della visita inizia con una sala dedicata alla produzione del più giovane Federico Fellini, in veste di scrittore satirico, giornalista e disegnatore di vignette e caricature. La filza di fogli, sospesa al centro dello spazio, è il simbolo che evoca l’attività giovanile del Maestro ricordando l’archiviazione dei documenti cartacei che si otteneva “infilzando” con ago e filo una certa quantità di fogli. Presto arriva l’immagine iconica di Giulietta Masina alla quale è dedicata la seconda sala, che raccoglie in una sorta di fregio continuo e animati i suoi primi piani, dal ruolo di Gelsomina ad altre interpretazioni. Nella terza sala è protagonista lo strumento cinematografico dell’espressività felliniana: il braccio estensibile dolly. Il percorso prosegue tra diversi artifici visivi e innovazioni di comunicazione come le magiche presenze di elementi della natura – il mare, la luna, ma anche le manine o le foglie caduche, il vento o la neve. La quarta sala è dedicata a “Il mare a Rimini” ed è composta da quattro allestimenti, nella quinta sala è la volta di La dolce vita, film che riesce a cogliere la fragilità dell’apparente trionfo storico ed economico del boom italiano, illuminando la frattura tra ragione e desiderio, convenzioni sociali e impulsi umani. Si prosegue con la sesta sala destinata ai provini e agli aspiranti attori che scrivono a Fellini candidandosi per i suoi film. Uno specchio magico dove il visitatore si riflette attiva una galleria d’immagini delle mitiche “buste” dove il regista teneva le “facce” e la corrispondenza con le comparse, un viaggio nell’immaginario e nelle aspirazioni segrete di molti, reso possibile grazie alla collaborazione con la Fondation Fellini pour le Cinéma di Sion. Gli abiti da scena, come quelli de Il Casanova che fecero vincere a Danilo Donati il suo secondo Oscar, sono i protagonisti della settima sala: come le tradizionali specchiere delle sartorie divise in modo prismatico, l’installazione propone tre monitor che riflettono in movimento ciò che è immobile, il costume di scena. Dalla moda ai media, l’ottava sala è quella delle pubblicità fantastiche, dove sono proiettati sia filmati commerciali realizzati per aziende sia sequenze completamente inventate per i film. La nona sala è concepita come uno spazio di pausa lungo il percorso espositivo, dove la voce della poetessa Rosita Copioli racconta l’interesse del Maestro per la letteratura e i fumetti, e la sua passione per le scienze occulte e l’esoterismo. Deriva in parte da qui l’idea di trascrivere e disegnare i propri sogni, suggerita al regista dallo psicanalista Ernst Bernhard: la decima sala consente di sfogliare virtualmente Il libro dei sogni, attraverso la leggerezza del soffio del visitatore, suggerito dalla presenza di una piuma sospesa sulla bacheca con uno dei volumi originali. C’è poi la camera della musica – undicesima sala - che esalta la connessione tra filmografia e suono: un’enorme sfera di acciaio come nel film Prova d’orchestra è dedicata a compositori e musicisti, come il maestro Nino Rota che incanta Fellini nel 1952 ne Lo sceicco bianco e lo accompagna fino al 1979.  Da qui, nella dodicesima sala, un confessionale creato da quattro strutture che raccolgono testimonianze dei collaboratori e professionisti che hanno accompagnato il regista durante la sua carriera. L’idea del tempo che diventa storia è simboleggiata dal ritmo di un’altalena che, come un pendolo o un metronomo, ondeggia al centro della tredicesima sala. Ed è sempre legata allo scorrere del tempo la quattordicesima sala dedicata al fondo fotografico felliniano che rivive in raccolte virtuali: da un lato l’invenzione della figura del “paparazzo”, dall’altro gli scatti presi durante la realizzazione dei film o ancora fotografie divenute icone mondialmente riconosciute, imitate, riprodotte. Nella quindicesima sala sono mostrati virtualmente gli scritti sul regista e sulla sua attività cinematografica, come un’immaginaria biblioteca grande quanto il mondo. Nella sedicesima sala il “Diario dello Tsunami Fellini”, conclude il percorso museale.


PROROGATA AL 23 GENNAIO LA MOSTRA “Nel mondo di Tonino Guerra”
Nelle sale di Isotta, a Castel Sismondo, fino al 23 gennaio 2022 si potrà visitare la mostra a cura di Luca Cesari, che testimonia il terzo tempo della vita e dell’arte del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra che per tanti anni lavorò al fianco di Federico Fellini.

La mostra “Nel mondo di Tonino Guerra” è parte integrante della visita al Fellini Museum e indaga il ritorno nei luoghi dell’infanzia, un nuovo incontro con la terra, la scoperta della montagna e di antichi mestieri attraverso un estratto del Museo ospitato a Santarcangelo di Romagna. Negli arazzi, nelle ceramiche, nei mobili, negli acquerelli, nelle lanterne che compongono questa camera delle meraviglie, si concentra la verità del mondo trascorso in più di trent’anni di immaginazione e laboriosità, gli ultimi di Tonino Guerra.

La mostra restituisce la ricchezza, la varietà e la complessità della poetica e del mondo del poeta e sceneggiatore romagnolo che per tanti anni lavorò al fianco di Federico Fellini. Il percorso prende le mosse dal diario inedito che Tonino tenne a partire dal Natale dell’86 - in occasione di un soggiorno a Santarcangelo di Romagna – sino all’estate dell’87 e che agisce come una “mappa” dell’immaginario di Guerra e della mostra stessa.

Il percorso espositivo presenta le “lucciole di bellezza", raccolta di quadri, libri e oggetti ideati dal Maestro e realizzati dalle mani sapienti degli artisti e degli artigiani.

Si possono ammirare: quadri, gessetti, acquarelli, tempere, affreschi realizzati dal Maestro; ceramiche, formelle e piatti - realizzazione di Luciana Romanelli; le onde, bozzetti dei tappeti di Torre di Bascio; i vasi per un fiore soltanto, "vasi rustici, macchiati di povertà, per contenere soltanto un fiore"(idea Tonino Guerra e realizzazione Luigi Mattei; le sette sculture orientali": “queste sette piccole sculture vogliono ricordarmi la mia Russia anche qui a Pennabilli quando guardo la valle che mi riempie di solitudine" (idea Tonino Guerra e realizzazione Pierpaolo Giannini); gli anatroni, grandi ceramiche con forme di animali fantastici; le bitte," presenze magiche realizzate col vetro dall'artista Fausto Balessarini che diventano giganti quando rappresentano le mie fontane"; le scatole (realizzazione Marilisa Leone; i collage, collezione di opere intitolata “Le storie parallele”, realizzata nel 2010; il grande orecchio della natura, grande scultura del 1965; gli arazzi e tele stampate: presenze che parlano dalle pareti (idea Tonino Guerra, realizzazione Bottega Pascucci); l'opera letteraria di Tonino Guerra, tra cui spiccano alcune prime edizioni .É presente inoltre, una ricca sezione multimediale che permette di rivedere i film sceneggiati, guardare interviste e documentari sul poeta e tutta la sua opera, ascoltarlo recitare le sue poesie.

E infine I progetti sospesi, “suggerimenti per abbellire un paese, una città, un paesaggio. Camminare e avere nella memoria questi suggerimenti significa che sono progetti già realizzati. Comunque sono impronte che diventano un sogno collettivo, ora che tutti gli ideali sono caduti, e i giovani stanno percorrendo strade pericolose”.

 

MOSTRA ‘NEL MONDO DI TONINO GUERRA’ 
CASTEL SISMONDO - ALA DI ISOTTA
fellinimuseum.it | +39 0541 703781 | museofellini@comune.rimini.it

Facebook: @FelliniMusem
Instagram: @fellinimuseum

ORARI: dal martedì al venerdì 10-13;16-19; sabato, domenica e festivi: 10-19; sabato 25 dicembre 16-19; sabato 1 gennaio 14-19

Visita alla mostra compresa nel BIGLIETTO del Fellini Museum
biglietto intero € 12
biglietto ridotto € 8

 

PROSEGUE CON ‘Waiting for … Insight’ IL VIDEOMAPPING NELLA PIAZZA DEI SOGNI
Fino al 30 dicembre sarà lo spettacolo dal titolo ‘Waiting for … insight!’ ad accompagnare le feste, con repliche ogni pomeriggio, dalle ore 17 fino alle 23. Le facciate di Castel Sismondo, del Palazzo del Fulgor e il retro del Teatro Galli che si affacciano sulla riqualificata piazza Malatesta – spazi che rappresentano gli assi su cui si sviluppa il Museo diffuso dedicato al genio di Federico Fellini – si illuminano con un gioco di animazioni fatto di particolari effetti astratti e pirotecnici che condurranno verso l’ultima notte dell’anno.