24 - 25 giugno: riparte il viaggio nel tempo con i Laboratori del Festival del Mondo Antico

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015

Antico/Presente, la rassegna che dal 2005 si è trasformata in Festival del Mondo Antico, giunto alla sua tredicesima edizione, torna a Rimini il 24 e 25 giugno, offrendo al pubblico nuove e più ricche opportunità di riscoprire Rimini antica, ma anche di trovare occasioni di incontro ed approfondimento.

Sono i primi giorni dell’estate riminese a salutare questa nuova edizione pensata come un laboratorio di attività ed esperienze nei luoghi più suggestivi dell’antico, come vuole la tradizione del Festival. Principali protagonisti sono i giovani e i giovanissimi, custodi dell’eredità del passato, che si tufferanno nell’età antica, dalla preistoria all’età romana, cimentandosi in diverse forme di arte e artigianato, divertendosi con i giochi dei loro antenati, seguendo visite guidate animate e plurisensoriali, lasciandosi affascinare da narrazioni, musiche, danze

Ma anche i meno giovani potranno soddisfare le loro curiosità sul mondo dei gladiatori esplorato attraverso l’archeologia sperimentale dall’Associazione Ars dimicandi o partecipare a incontri sui temi della conservazione del patrimonio culturale portati alla ribalta del grande pubblico da recenti eventi e pubblicazioni, o ancora assistere a spettacoli teatrali.

Al fumetto, linguaggio privilegiato per comunicare l’antico a piccoli e adulti, viene dedicato uno spazio particolare pensato in collaborazione con Cartoon Club e una tavola rotonda a cura dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Eroi e personaggi disegnati dalla matita di noti fumettisti, saranno dunque i compagni di questa avventura alla scoperta del passato di un territorio ricco di storia e di archeologia come quello di Rimini. Un distretto che comprende realtà originali quali la Domus del chirurgo, il centro villanoviano di Verucchio, oltre ai monumenti di una città che ancora ricalca l’assetto romano e tuttora si aggancia al reticolo stradale tracciato più di 2000 anni fa. Un teatro naturale dell’antico che vive però intensamente il presente con uno sguardo aperto e innovativo al futuro.

Le visite guidate al Museo della Città, ricco di testimonianze dalle origini e di uno strepitoso campionario di mosaici romani, alla Rimini antica e al territorio, offriranno occasioni d’incontro anche con i personaggi della Storia, da Cesare ad Augusto fino a Sigismondo Malatesta, il principe mecenate che nel XV secolo volle esaltare nel suo Tempio la tradizione architettonica romana.

Nell’intento di “custodire il passato per [di]segnare il futuro” si racchiude lo spirito di questa edizione del Festival improntata al laboratorio nel significato etimologico che fa del lavoro l’esperienza del conoscere per custodire e costruire il domani. E proprio Rimini, città del divertimento e della vacanza, si fa portavoce di questo messaggio lanciato in primo luogo ai giovani, eredi della ricchezza di un patrimonio universale. Ed è allora che il mare, quello stesso mare che fa da sfondo alla vivace scena del mosaico “delle barche” e tinge di turchese il logo del Festival, è lo scenario in cui antico e presente si incontrano per ispirare le fondamenta del futuro.

Tra i numerosi appuntamenti di questa edizione del Festival, quello di domenica 25 (alle 17.30 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi) è particolarmente esemplificativo di come l’antico sappia ancora dialogare col presente. “La contemporaneità dei classici” è infatti il titolo della conversazione con l’attrice Lella Costa che commenta i classici con il suo sguardo ironico e affettuoso di donna. Introduce la scrittrice Lia Celi.

Lo spirito di “custodire il passato per [di]segnare il futuro” si ritrova in uno degli appuntamenti più attesi del calendario, la rappresentazione di Lisitrata di Aristofane, con Gaia De Laurentis per la regia di Stefano Artissunch, che andrà in scena il 25 giugno alle 21.30 presso la Corte degli Agostiniani di Rimini o in caso di maltempo presso il Teatro degli Atti.
Un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane con la particolarità della contaminazione fra cabaret e burlesque, evidenziata nelle musiche, nelle atmosfere e nei costumi. Il filo conduttore è Lisistrata-De Laurentis che con lo stratagemma dello sciopero del sesso ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso. La scena è bianca, compatta e severa, a delineare uno spazio dove passato e presente si incontrano, dove la satira implacabile, feroce e corrosiva esplode con una grande sequenza di immagini ed uno spirito senza limite di tempo aggredendo la società e la Polis.

L’iniziativa, organizzata dai Musei Comunali di Rimini, Biblioteca Gambalunga e Istituzione Musica Teatro Eventi del Comune di Rimini, gode del patrocinio del MIBAC, della Regione Emilia-Romagna, dell’Università di Bologna, della Commissione Nazionale per l’UNESCO.

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