Porta cittadina a collegamento della città con la zona del porto lungo il fiume Marecchia
Porta cittadina costruita nel Duecento a collegamento della città con la zona del porto lungo il fiume Marecchia. Era parte della cinta muraria difensiva.
Fu restaurata dal signore di Rimini, Sigismondo Pandolfo Malatesta tra il 1417 e il 1468, come si desume dalle monete malatestiane impiegate dallo stesso Sigismondo per indicare le opere da lui realizzate o ristrutturate. La porta è rappresentata in un bassorilievo di Agostino di Duccio visibile nel Tempio Malatestiano.
Il 31 luglio 2017 sono iniziati i sondaggi archeologici che hanno portato alla scoperta della Porta, nell’ambito del progetto Porto Antico, che prevede l’esaltazione dell’accesso alla città da mare, lungo le mura portuali e i camminamenti, fino al ponte di Tiberio. A distanza di poco più di un anno, gli scavi archeologici hanno portato alla luce quel che era rimasto imprigionato nel tempo, facendo risorgere dal passato Porta Galliana, nel suo ruolo di difesa del passaggio tra città e marina, come le tracce dei resti medievali confermano. Infatti viene svelato il cosidetto 'ponte morto', una struttura difensiva che si protraeva all'interno del fossato fino a raggiungere l'ingresso della porta, attraverso un altro ponte levatoio di legno mobile. Si tratta di una struttura difensiva di grande valore storico perchè permette di comprendere il funzionamento del sistema strategico in epoca malatestiana.
Gli scavi, diretti scientificamente dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ed eseguiti da adArte di Rimini, hanno portato alla scoperta, giorno per giorno, dell'origine del sito.
L’intervento di riqualificazione, completato i primi di maggio 2022, ha visto la sistemazione a verde dello spazio, arredato con sedute per aree di sosta e di incontro, per permettere la visitabilità di Porta Galliana, posta a quota – 3,25 mt circa rispetto il piano stradale. Obiettivo del progetto di valorizzazione della porta urbica era infatti quello di realizzare un’area storico-archeologica visitabile ed accessibile a tutti, restituendo al manufatto antico un contesto adeguato come unica porta urbica di epoca medievale-rinascimentale fruibile, esistente a Rimini.